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TORINO FILM FESTIVAL 39 - "The Girl in the Fountain"


Antongiulio Panizzi realizza un omaggio ad Anita Ekberg, celebrando anche il mito di Monica Bellucci


TORINO FILM FESTIVAL 39 -
Due omaggi in uno, due donne così "grandi" da potersi specchiare l'una nella vita dell'altra, pur essendo così diverse: Antongiulio Panizzi in "The girl in the fountain" realizza un progetto ibrido tra documentario e fiction, tra messa in scena e archivio, celebrando al contempo Anita Ekberg e il suo mito e l'allure da star di Monica Bellucci.

Nella finzione un regista interpretato da Roberto De Francesco propone a Monica Bellucci di interpretare Ekberg in un film. La proposta dà il via a un flusso di ricordi e riflessioni: nella vita della diva de "La dolce vita", tra interpretazioni e paparazzi, foto iconiche e interviste storiche; ma anche nel percorso artistico della ex-modella umbra, oggi una delle attrici italiane più note al mondo.

Uno specchio insolito, un progetto che cerca di ibridare il linguaggio riuscendoci, almeno in parte: se di Anita Ekberg emerge con discreta completezza un ritratto chiaro, anche se concentrato soprattutto sulla sua iconicità e il suo rapporto con i media, Monica Bellucci - che dovrebbe esserne l'altro centro - sparisce un po' con l'andare dei minuti: dopo un inizio in cui la si mostra ai suoi inizi, nel prosieguo assume soprattutto il ruolo di "Virgilio" per proseguire l'analisi della collega, dimostrando però sfumature attoriali che troppo raramente le vengono riconosciute.

30/11/2021, 11:45

Carlo Griseri