Fondazione Fare Cinema
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Note di regia di "Buio"


Note di regia di
Partendo da un lavoro di riflessione condivisa sulla condizione di isolamento aggravata dalle restrizioni dovute all’attuale emergenza sanitaria, gli attori hanno individuato nel “mare” il paesaggio interiore che li avrebbe potuti accomunare, non solo come luogo archetipico dell’infanzia ma anche come dimensione oscura del presente: quel mare che nella riscrittura dei partecipanti č divenuto metafora calzante per raccontare il mondo sommerso e parallelo della detenzione, un mondo di abissi sconosciuti nel quale la vita scorre “sott’acqua” con un tempo rallentato e diverso da quello vitale del mondo esterno. Dalle improvvisazioni e dagli esercizi di scrittura prende forma la storia di un gruppo di uomini che vivono da tempo all’interno di un sottomarino, in un paesaggio post-bellico e post-apocalittico nel quale hanno perso la relazione e la memoria del mondo terrestre. Di quella terra, attraverso reti metalliche che gettano in acqua, questi sopravvissuti ripescano solo scarti, oggetti semidistrutti dei quali non ricordano nome e funzione, che non sanno riconoscere, ma che conservano gelosamente nel magazzino del sottomarino, catalogati per forma, colore, caratteristiche, descritti in un grande libro secolare, nella speranza che un giorno, attraverso associazioni e assemblaggi, riescano a ricordare. Buio č un viaggio nell’oscuritŕ degli abissi tra i buchi neri della memoria e la voglia di futuro, in cerca della salvezza.

Giulio Maroncelli