BRUTTI SPORCHI E CATTIVI - Quattro film
sul tema dell’emigrazione a Firenze


BRUTTI SPORCHI E CATTIVI - Quattro film sul tema dell’emigrazione a Firenze
L'associazione Anemic con il Circolo Vie Nuove organizzano un ciclo di quattro film sul tema dell’emigrazione nell’ambito del progetto “TolleranzaEuropa dalla Fortezza all’Europa solidale” dal 14 ottobre al 4 novembre presso la sala del Circolo di viale Giannotti 13 (le proiezioni saranno precedute da una breve introduzione critica con inizio alle ore 21 e a ingresso gratuito) di Firenze.

La rassegna prende in prestito il titolo del film di Ettore Scola del 1976 a sottolineare il clima di paura e di rifiuto nei confronti dei migranti di cui, ieri come oggi, è preda l’Occidente. Partendo dall’Italia, dal dopoguerra ai giorni nostri.

Si parte giovedì 14 ottobre con “La ragazza in vetrina” di Luciano Emmer (Italia-Francia 1961, 90 min) sul tema dell’emigrazione italiana del dopoguerra. Destinazione le miniere di Belgio e Olanda. La discesa nelle viscere della terra e la risalita fra le ragazze in vetrina di Amsterdam. Emmer gira un capolavoro di realismo e spregiudicatezza che all’epoca fece scandalo, sia sul piano morale che su quello politico. La censura si accanì contro il film ritardandone l’uscita, eliminando intere sequenze e “tacitando” il regista per trent’anni.

Giovedì 21 ottobre sarà presentato “La Deutsche Vita” di Alessandro Cassigoli e Tania Masi (Germania 2013, 60 min). Il film è ambientato a Berlino. Qui fa freddo, si parla tedesco e si è lontani da casa: nonostante questo, la città pullula di giovani italiani, lavoratori, studenti, artisti che hanno deciso di trasferirvisi, in un'onda migratoria anomala che continua a stupire per quantità e qualità. Una parabola contemporanea dell’italiano all’estero. Divertente e illuminante. Un viaggio comico, tenero, drammatico nelle storie della nostra comunità nella capitale tedesca, ra integrazioni riuscite e difficili utopie di riscatto.

Giovedì 28 ottobre il programma prosegue con “Dheepan. Una nuova vita” di Jacques Audiard (Francia 2015, 110min), Palma d’oro a Cannes. Per sfuggire alla guerra civile in Sri Lanka, un ex soldato, una giovane donna e una bambina fingono di essere una famiglia. Partiti con l'Europa, finiscono a Parigi con una falsa identità. La vita nelle banlieue è un inferno, un condominio di violenze e soprusi inestirpabili. Comincia come un dramma psicologico, passa da un registro crudamente realistico a uno enfaticamente epico fino alla trasfigurazione mitica.

Chiude il programma giovedì 4 novembre con “Io sto con la sposa” di Antonio Augugliaro (Italia-Palestina 2014, 90 min.). Clandestini italiani e palestinesi, aiutati da un giovane cronista italiano, si camuffano da corteo nuziale per eludere i controlli della polizia. Il “trucco” riesce. Attraversano in auto l’Europa e raggiungono la Svezia unico Paese disponibile a ospitare i profughi. Un road movie fra fiction e documentario con personaggi reali che denuncia i disastri umanitari del nostro tempo e che diventa anche una azione di disobbedienza civile filmata in tempo reale.

13/10/2021, 13:12