Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri
!Xš‚‰

MIX MILANO 35 - Presentato il programma


MIX MILANO 35 - Presentato il programma
Più di 60 titoli in gara, fra anteprime nazionali e internazionali, come l’attesissima serie tv spagnola Veneno, il premio More Love alla senatrice a vita Liliana Segre, tanti incontri con artisti, registi, scrittori e musicisti, fra cui le special guest Veronica Pivetti e Francesca Michielin che saranno insignite rispettivamente del titolo di Queen of Comedy e Queen of Music e i Melancholia autori dello spot del festival, per una 4 giorni ricchissima all’insegna del nuovo claim Love Matters: si prospetta un grande evento culturale e di spettacolo la 35a edizione del MiX Festival Internazionale di Cinema LGBTQ+ e Cultura Queer, il più importante e seguito festival italiano dedicato alla migliore cinematografia LGBTQ+ nazionale e internazionale, tra i più rilevanti a livello europeo, diretto da Paolo Armelli, Andrea Ferrari e Debora Guma. Dal 16 al 19 settembre 2021 torna in formula “ibrida”, al Piccolo Teatro di Milano (Teatro Strehler e Teatro Studio Melato), per la prima volta nella prestigiosa cornice del cortile di Palazzo Reale, all’interno della “Flying Tiger Mix Young Arena”, e online, accessibile da tutta Italia, su Nexo+, la piattaforma di contenuti on demand ideata da Nexo Digital.

Come da tradizione, la ricca programmazione fotografa i grandi temi della cultura contemporanea e del mondo LGBTQ+, confermando il festival come punto di riferimento per la comunità LGBTQ+ di Milano e italiana, un’occasione di dialogo e di dibattito non solo legato al cinema e alla cultura queer, ma anche ad altre tematiche sociali riguardanti l’impegno civile, la difesa dei diritti e delle diversità, come rispecchiato nel claim di quest’anno, Love Matters.

Tra i momenti più attesi, il Premio More Love, assegnato alla Senatrice a vita Liliana Segre, simbolo della lotta contro l’odio e tutte le discriminazioni, nella serata d’apertura – giovedì 16 settembre (ore 20.00) Teatro Strehler - condotta da Paolo Camilli e accompagnata dall’intervento del deputato Alessandro Zan e dalla performance di danza dei ballerini del Teatro alla Scala Massimo Garon e Alessandra Albano.

Tra gli altri ospiti del MiX, Veronica Pivetti che - venerdì 17 settembre (ore 22.00) Teatro Strehler - sarà insignita del premio Queen of Comedy, mentre Francesca Michielin sarà incoronata Queen of Music nella cerimonia di chiusura – domenica 19 settembre (ore 20.30) Teatro Strehler – condotta da Ema Stokholma. La cerimonia sarà arricchita da un intervento del comico star del web Daniele Ciniglio e dalla performance live dei Melancholia, autori della sigla dello spot del MiX di quest’anno.

Tra gli eventi speciali, la presentazione in anteprima italiana dei primi due episodi di Veneno, l’acclamata serie tv spagnola, sbarcata su HBO Max negli USA e apprezzata in tutto il mondo, sulla vita della cantante transgender e personaggio televisivo Cristina Ortiz, meglio nota come “La Veneno”, una delle più importanti icone LGTBQ+ in Spagna. La proiezione – domenica 19 settembre (ore 18) Teatro Studio Melato – vedrà in sala i suoi registi, Javier Calvo e Javier Ambrossi e da una delle sue protagoniste, l’attrice e modella Lola Rodríguez.

Fuori concorso si segnala la proiezione del primo film dell’artista Jacopo Milani, La Discoteca, progetto vincitore dell'ottava edizione di Italian Council, il programma di promozione dell’arte contemporanea italiana nel mondo della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura (MiC). Il cortometraggio sarà proiettato alla presenza del regista, delle produttrici e di parte del cast, tra cui Eva Robin’s e Pietro Turano. La serata, che vedrà anche una speciale esibizione del collettivo DRAMA Milano, sarà condotta da Stephanie Glitter e Pierpaolo Astolfi.

Come di consueto, il cuore del programma del MiX Festival Internazionale di Cinema LGBTQ+ e Cultura Queer è costituito dai tre concorsi internazionali - Lungometraggi, Documentari e Cortometraggi – che porteranno in gara opere nazionali e internazionali di grande qualità, diverse nei temi e nei linguaggi ma tutte unite nel comune denominatore di “Love Matters”, claim ufficiale di questa 35a edizione raccontato anche attraverso alcuni focus. Tra questi, "Trans Lives Matter" che raccoglie diversi titoli, fra cui molti brasiliani, paese con il triste primato del maggior numero di persone transgender uccise all’anno, come le due anteprime italiane di Valentina, pluripremiato film d’apertura di Cássio Pereira dos Santos, storia di un coming-of-age di un’adolescente transgender, e Madalena film drammatico e sperimentale di Madiano Marcheti, o il cortometraggio Swinguerra del duo di videoartisti Barbara Wagner e Benjamin de Burca, presentato alla Biennale di Venezia 2019 nel padiglione brasiliano.
Love Matters trova un ulteriore momento di riflessione nel racconto del movimento per l’affermazione dei diritti delle persone LGBTQ+, attraverso una serie di titoli tra cui le anteprime italiane di due documentari, Rebel Dykes di Harri Shanahan e Sîan Williams, sulla storia poco conosciuta di un movimento di lesbiche transfemministe nella Londra post punk degli anni Ottanta, e Unapolegetic di Ashley O’Shay sulle due giovani leader femministe queer del movimento Black Lives Matter di Chicago. Ma i temi del MiX sono tanti e di diversa natura, come testimoniano altre due anteprime italiane, Feast dell’artista visuale, fotografo e regista Tim Leyendekker, ospite del MiX, acclamato all’ultimo International Film Festival di Rotterdam, e Potato Dreams of America del russo-americano Wes Hurley, divertente melodramma camp autobiografico.

Un programma di pregio che farà conoscere al grande pubblico importanti opere di cineast* affermati e di giovani talenti così come è tradizione del Mix Festival che in 35 anni di storia, dal 1986 a oggi, anche nelle edizioni coordinate in passato dallo storico direttore Giampaolo Marzi, ha fatto conoscere al pubblico italiano grandi nomi della cinematografia LGBTQ+, come Xavier Dolan e François Ozon.

Agli storici riconoscimenti Miglior Lungometraggio assegnato da una giuria con presidente Juliette Canon, coordinatrice della piattaforma Festival Scope e programmatrice del queer film festival Chéries-Chéris; Miglior Documentario conferito da una giuria presieduta da Pilar Monsell, pluripremiata regista, artista e ricercatrice spagnola, e Miglior Cortometraggio attribuito da una giuria composta da giovani universitari rappresentanti il variegato spettro della comunità LGBTQ+, quest’anno si affiancano dei nuovi premi. Il Premio per la Miglior Sceneggiatura, a cui partecipano i titoli del concorso Lungometraggi, assegnato da una giuria presieduta dalla scrittrice e giornalista Lidia Ravera; e il premio Mix Queer Shorts to Be, rivolto a cortometraggi in via di sviluppo, che sarà conferito da una giuria composta dai direttori artistici dei festival del Southern European LGBTQIA+ Film Festival (Bilbao, Parigi, Salonicco), network nato nel 2020 di cui il MiX è membro fondatore, e il cui riconoscimento consiste in un brano musicale originale della compositrice argentina Camila Fawape.

Per la sezione dei documentari, si riconferma invece il Premio MIX laF alla migliore opera in gara grazie alla collaborazione con laF – la tv di Feltrinelli (Sky 135) che trasmetterà sul proprio canale il titolo vincitore.

Altra novità di quest’anno il Premio Mix Nexo + che Nexo Digital attribuirà alla migliore opera di una giovane o di un giovane filmmaker. Confermato, infine, anche per questa edizione, il premio del pubblico che potrà eleggere il Miglior Lungometraggio 2021 attraverso l’APP ufficiale “MiX Festival”, disponibile per smartphone e tablet.

Come per le ultime edizioni, tutte le proiezioni in presenza e in streaming saranno gratuite per le amiche e gli amici del MiX che effettueranno il tesseramento all'associazione MIX Milano APS, già aperto sul sito ufficiale del festival. Gli under 26, potranno, invece, usufruire della tessera Young al prezzo scontato di 10 euro (15 euro il costo della tessera ordinaria) che permetterà di assistere a tutti gli spettacoli del Festival in tutte le tre location, incluso lo streaming digitale su NEXO+. Confermata anche la “Tessera Sospesa”, pratica solidale avviata nel 2020 che, contestualmente all’acquisto della propria tessera, permette di mettere a disposizione una tessera gratuita a chi ne farà domanda all’indirizzo mail del Festival.

Inserito nel palinsesto del Comune di Milano “La bella estate” e organizzato con i contributi di MIBAC Ministero della Cultura, Assessorato alla Cultura del Comune di Milano, Consolato Generale USA, CIG Arcigay/MilanoPride attraverso il Rainbow Social Fund, Ambasciata del Canada in Italia, Consolato Generale del Regno dei Paesi Bassi, anche per il 2021 il Festival potrà contare su numerose collaborazioni, come quella di Pulsee, brand full digital di Axpo Italia per luce e gas, che sceglie di diventare Main Sponsor dimostrando ancora una volta che con l’energia giusta si può fare qualsiasi cosa; a esso si affiancano gli altri sponsor - Flying Tiger, Klarna e SistemAzienda. Tra i media partner, il portale Gay.it come Main Digital Media Partner, laF, Zero, Radio Popolare, Gaiaitalia.com, Toh! Magazine, Pride e il social Clubhouse, su cui si svolgerà un media pitch di presentazione del MiX insieme ai tre direttori, lunedì 13 settembre alle 19.00. Fra le preziose collaborazioni del festival si annoverano anche Fondazione The Bridge, CIG-Arcigay Milano e Centro Medico Santagostino, che quest’anno permetterà al MiX di poter contare su dei palchi totalmente Covid-free.

Organizzato da MIX Milano APS (Associazione di Promozione Sociale), il festival è diretto e prodotto da Paolo Armelli, Andrea Ferrari e Debora Guma insieme a un team di giovani e intraprendenti figure professionali. La selezione dei film a tematica lesbica è realizzata in collaborazione con IMMAGINARIA, International Film Festival of Lesbians and other Rebellious Women.

Accanto alle due anteprime italiane già segnalate, il film d’apertura Valentina e Madalena, in concorso arriva Sublet, il nuovo film del noto regista israeliano Eytan Fox, che torna al festival con la storia di un giornalista americano che a Tel Aviv riscopre sé stesso grazie all'incontro con un giovane del posto. Swan Song è invece il nuovo film dell’acclamato regista di Another Gay Movie, Todd Stephens, un viaggio dalle note agrodolci con protagonista l’istrionico Udo Kier, attore di culto che ha lavorato con registi del calibro di Andy Warhol, Rainer Werner Fassbinder, Gus Van Sant e Lars Von Trier. Anche il film Aos Nossos Filhos porta la firma di un’affermata cineasta, la nota attrice e regista portoghese Maria de Medeiros, che porta al festival un adattamento di un'opera teatrale sul tema della maternità lesbica. Affronta invece la storia di una paternità omosessuale l’anteprima italiana di The Surrogate dell’americano Jeremy Hersh, ritratto di una famiglia queer che si confronta con lo stesso tipo di domande difficili a cui tutti i potenziali genitori devono rispondere. Sempre dagli USA e sempre in anteprima italiana arriva l’esilarante commedia autobiografica Potato Dreams of America di Wes Hurley, il creatore dell’acclamata serie “Capitol Hill”, un divertente melodramma camp che esplora l’infanzia del regista, sceneggiatore e attore di Seattle nato in Russia. Ancora due commedie, sempre in anteprima italiana, entrambe opere prime, con Kiss Me Before It Blows Up dell’israeliana Shirel Peleg, che girato a Tel Aviv all'inizio di quest'anno, affronta le romantiche disavventure di due donne israeliane di età diversa; e Jump, Darling del canadese Phil Connell, che in questo suo primo lungometraggio ha avuto modo di lavorare con l'attrice premio Oscar Cloris Leachman, recentemente scomparsa, dirigendola in una delle sue ultime interpretazioni. Sempre dal Canada arriva l’anteprima italiana di How to Fix Radios, straordinario primo lungometraggio di Casper Leonard ed Emily Russell, con protagonisti due adolescenti queer che si ritagliano il proprio destino in una comunità rurale nel sud dell'Ontario. Dall’Australia, invece, un altro racconto di formazione in anteprima italiana, My First Summer, debutto al lungometraggio di Katie Found, che affronta magistralmente temi come la dolce esplorazione della libertà, la curiosità giovanile e la perdita dolorosa, con un cast di talenti brillanti tra cui Markella Kavenagh (Il Signore degli Anelli di Amazon) e Maiah Stewardson (Girl Asleep). Chiudono la selezione del Concorso Lungometraggi, tre opere di genere drammatico, passate in importanti rassegne cinematografiche internazionali: il già citato Feast, un’intrigante decostruzione del famigerato caso HIV di Groningen, in cui tre uomini iniettarono deliberatamente ad altri sangue infetto da HIV durante festini a base di sesso; Glück di Henrika Kull, film presentato in anteprima assoluta all’ultima Berlinale, che racconta la storia di un incontro improbabile e dell’amore tra due prostitute in un bordello di Berlino; e il pluripremiato Poppy Field del rumeno Eugen Jebeleanu, film di denuncia acclamato in moltissimi festival di cinema internazionali, che testimonia come l’omofobia imperi nei paesi dell’Est europeo, ricordandoci il valore del cinema nella lotta per i diritti.

I temi sulla ricerca della propria identità e sui diversi percorsi di transizione, quest’anno, sono centrali in molte delle opere del Concorso Documentari. A cominciare da Gabi, Between Ages 8 and 13 di Engeli Broberg, documentario che ha catturato il giovane pubblico del Giffoni Festival e molte altre platee internazionali, che racconta il percorso di crescita, dagli otto ai tredici anni, del giovane Gabi che ad otto anni preferirebbe essere chiamato con i più “interessanti” nomi Brad, Mike o Paulo. Dal Messico arriva, invece, l’anteprima italiana di Things We Dare Not Do del regista e direttore della fotografia Bruno Santamaría, che segue il coming out dell’adolescente Arturo, sullo sfondo di un paese profondamente machista e omofobo. Rimanendo in America latina, Limiar, racconto autobiografico della fimmaker brasiliana Coraci Ruiz, che segue la transizione di genere del figlio adolescente, affrontando conflitti, certezze e incertezze che lo pervadono, in una profonda ricerca della sua identità. Il regista belga marocchino Jawad Rhalib, mostra, al contrario, un affresco di storie nel suo The Pink Revolution, un’anteprima italiana che segue le vite di una serie di giovan* in paesi dove l'omosessualità viene punita col carcere, la persecuzione e la morte, senza cadere in cliché o stereotipi politico-religiosi. Ancora un’anteprima italiana con Sediments dello spagnolo Adrián Silvestre, che segue la relazione tra sei donne trans, diversissime tra loro, in viaggio verso un’area rurale della Spagna, esplorando le sfumature fisico-caratteriali di ognuna. Workhorse Queen di Angela Washko è invece un'altra anteprima italiana che esplora l’impatto dei reality show sulle comunità drag nelle piccole città americane, seguendo Ed Popil, manager di un centro di telemarketing che intraprende una carriera a tempo pieno nell'intrattenimento all'età di 47 anni con il suo alter ego drag queen, Mrs. Kasha Davis. L’ultimo gruppo di lavori del Concorso Documentari affronta, sotto vari aspetti, la storia del movimento LGBTQ+ in diversi parti del mondo, come le già segnalate anteprime italiane di Rebel Dykes e Unapolegetic. Ahead of the Curve dell’americana Jen Rainin traccia la storia della comunità lesbica dagli anni Novanta fino a oggi, attraverso la fondatrice della celebre rivista Deneuve (poi Curve), Frances Stevens, detta Franco, analizzando le questioni della visibilità, dell’eredità alle giovani generazioni e i problemi attuali. Infine, in programma due lavori della nota filmmaker tedesca Monika Treut, Genderation, film presentato all’ultima Berlinale, e Gendernauts, presentato sempre al festival di Berlino nel 1999, viaggio tra le identità fluide o in transizione, della San Francisco di fine millennio; con il secondo film la regista ritorna ai volti e ai luoghi esplorati vent'anni prima, raccontandone i cambiamenti e le nuove questioni legate all’avanzare dell’età.

Anche quest'anno il festival offre una notevole selezione di cortometraggi suddivisi in sette sezioni: “New Routes” (Nuove Rotte) presenta una selezione di cinque corti che raccontano di giovani donne disponibili a farsi sorprendere dalla vita e dagli incontri inaspettati e pronte cambiare la rotta che loro stesse si erano date; “Upstream” (Controcorrente) raccoglie, invece, quattro storie di donne che vivono per loro stesse e si impongono con coraggio e determinazione, come l’anteprima italiana di Origami, cortometraggio proveniente dall’Iran, paese dove i diritti delle donne e delle persone LGBTQ+ sono calpestati e dimenticati sistematicamente; “Take That Chance” (Corri quel rischio) include cinque mediometraggi che girano il mondo, dal Canada alla Corea del Sud, dalla Polonia a Israele, mostrando le storie di donne che non si fermano di fronte alla prima difficoltà, ma che vivono la vita per scoprirla, cercando di trovare il loro posto nel mondo; “Real Life” (Storie di vita vissuta), comprende quattro brevi documentari, sulle difficoltà vissute dalle donne e dalle lesbiche in un mondo in continuo mutamento, dove emergono quotidianamente nuove sfide (come il cambiamento climatico), nuovi bisogni e per fortuna anche nuovi diritti. Completano la selezione dei cortometraggi in concorso i lavori inclusi nelle ultime tre sezioni: "The Times They Are a’Changing", raccolta di opere che offre uno sguardo su diversi temi di giustizia sociale; "Fovever Young" che presenta una serie di titoli pensati per un pubblico più giovane, senza compromessi sulla qualità; e "Do You Know What I'm Seeing?”, sezione con la quale il festival conferma la sua attenzione per le nuove sensibilità e sperimentazioni.…

Come per le passate edizioni, sempre ricco e variegato il programma degli eventi ‘off’ del Festival, fra cultura, letteratura e arte, che ne sottolineano lo spiccato aspetto interdisciplinare.

Si parte - sabato 18 (ore 16.00) al Teatro Studio Melato – con Tutt* Italian* un incontro in pieno spirito Love Matters, incentrato su persone che, nate da genitori di origine straniera o all’estero, sono italian* al 100%. A raccontarci le difficoltà e (speriamo) le opportunità di vivere in un paese come il nostro, ci saranno tra gli altri la scrittrice Anna Osei, il cantante David Blank e la stilista Betty Concept. Modera l’incontro Florencia Di Stefano-Abichain.

A seguire - sabato 18 (ore 17.00) al Teatro Studio Melato - torna il consueto appuntamento con i libri del MiX, che quest’anno si sdoppia. Nel primo incontro, MiX Book Klub: Storie, saranno esplorati i romanzi che stanno ridefinendo la mappa della letteratura queer italiana: Il primo che passa di Gianluca Nativo (Mondadori); Frenesia di Flavio Nuccitelli (Fandango); Lo capisce anche un bambino di Mattia Zecca (Feltrinelli); La stanza dei canarini di Giulia Contini (Bompiani) e Canone Ambiguo di Luca Starita (Effequ).

Nel secondo appuntamento librario del MiX OFF - domenica 19 (ore 16.00) al Teatro Studio Melato – dal titolo MiX Book Klub: Identità, protagonisti saranno quattro libri di saggistica, ognuno secondo il proprio particolare punto di vista, che forniscono un ritratto sfaccettato della comunità Lgbtq+ contemporanea: Questo libro è Trans di Juno Dawnson, tradotto da Florencia Di Stefano-Abichain (Sonda); Fuori i nomi di Simone Alliva (Fandango); Architetture del desiderio a cura di Federica Fabbiani (Asterisco); Grass*. Strategie e pensieri per corpi liberi dalla grassofobia di Elisa Manici (Eris).

Gli appuntamenti del MiX Off si chiudono - domenica 19 (ore 17.00) al Teatro Studio Melato - con Queering the Social fra attivismo e ironia, un momento di riflessione sui social, strumento pervasivo e potentissimo (se non a volte pericoloso) della nostra quotidianità. Sono tanti i personaggi della comunità LGBTQ+ che li hanno colonizzati per raccontarla e raccontarsi in chiave più o meno spensierata o impegnata. Su questo e tanto altro si confronteranno Pierluca Mariti (@Piuttostoche), Edoardo Zaggia e Alberto Sacco (Rubrichette), Aldo Mastellone, Muriel e Ethan.

Torna al festival anche il consueto spazio dedicato alla musica, MiX Music!. Ospiti d’eccezione saranno i Melancholia che, dopo aver confezionato la sigla Love Matters dell’edizione di quest’anno, saliranno sul palco dello Strehler nella serata conclusiva del 19 settembre e accompagneranno l’assegnazione dei premi finali con il loro rock graffiante.

MiX Music! è la programmazione musicale del MiX, a cura di Simone Bisantino e Protopapa, già lanciata nella precedente edizione, che animerà le notti del festival di quest’anno non solo sul palco dello Strehler ma anche nell’inedita “Flying Tiger Mix Young Arena” nel cortile di Palazzo Reale, con la collaborazione delle più importanti crew della scena musicale italiana e la partecipazione degli artisti che più rappresentano l'identità poliedrica del Festival, a favore dell’intersezionalità e dell’inclusione.

Durante le quattro giornate MiX Music! con una programmazione che guarda al panorama musicale giovanile ospiterà il glam-pop elettronico di Sem & Stenn, l’R&B vellutato di David Blank e la disco retro-futurista di Thomas Costantin. MiX Music! si farà sentire anche attraverso le sperimentazioni elettroniche, con il reggaeton romantico di Vergo, le sperimentazioni audio-visive di NAVA e il pop raffinato di Blue Phelix.

Sul palco dello Strehler anche le performance creative di Ella Bottom Rouge e la sua scuola di burlesque Rogue Academy e della crew di DRAMA Milano, noto queer cabaret milanese. Inoltre in occasione del 40° anniversario del mitico Club Plastic sarà consegnato il 17 settembre un premio speciale in memoria di uno sei suoi fondatori, Lucio Nisi. Non mancheranno poi le performance che animeranno il sagrato del Teatro, a cura della compagnia Dogma Theatre e dell’artista Nicola Mette.

07/09/2021, 19:09