Un mosaico di memorie e ricordi affidato a chi in quella giornata, il 2 agosto 1980 a Bologna, ha visto stravolgere la propria vita. Gente comune, lavoratori, vacanzieri, turisti, che hanno subito nel corpo e nell'animo le ferite di quell'esplosione, e con queste hanno fatto i conti per tutta la vita. Rai Cultura ricorda la strage con “
Bologna, 2 agosto 1980” di Alessandro Chiappetta, per la regia di Graziano Conversano, in onda lunedì 2 agosto 2021 alle 23.10 su Rai Storia.
Nel documentario parlano i parenti delle vittime, come Paolo Bolognesi, che perse la suocera e vide feriti il figlio e la madre, e Paola Mannocci che perse la madre ma il cui padre riuscì a salvarsi, e Cristina Caprioli che perse il fratello Davide. E c’è chi rimase ferito, come Carlo Dionedi, Patrizia Poli, il ferroviere Roberto Castaldo e Marina Gamberini, volto di una delle foto più celebri dell'eccidio. Il racconto è arricchito dalle voci dei giornalisti Jenner Meletti e Roberto Scardova e dell'operatore Enzo Cicco, che giunsero sul posto per raccontare la tragedia, della dottoressa Maria Teresa Fiandri, che all'Ospedale Maggiore dedicò giorni e giorni alle cure dei feriti più gravi; e di Agide Melloni, autista del bus 37, che divenne una navetta che viaggiava tra la stazione e gli ospedali, caricando i feriti e i morti, e che simboleggia ancora oggi il cuore di Bologna e dei bolognesi.