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Note di regia di "Black Parthenope"


Note di regia di
Volevo parlare del rapporto tra individuo e identità culturale, e raccontare tempo stesso una storia di respiro internazionale.

Sono molto legato alla mia città, e amo la sua "unicità" che la rende diversa dal resto d'Italia e del mondo. È una città ricca di fascino e mistero, incastonata tra fuoco e acqua: è il luogo dove tutto può succedere. È anche sede della più grande città sotterranea antica del mondo: Napoli Sotterranea.

In "Black Parthenope" Napoli non è solo una "location", è una protagonista che avvolge, soffoca, abbraccia, ammalia, spaventa e protegge gli altri protagonisti della storia. A 40 metri di profondità si perde la percezione del tempo; gli angusti corridoi seguiti da improvvise aperture in vaste grotte creano un forte contrasto. Le ombre risvegliano paure interiori e demoni, l'oscurità alla fine del tunnel diventa luce e salvezza: i personaggi finiscono per scappare da se stessi.

Alessandro Giglio

03/03/2021, 09:35