"La Scelta Giusta" di Andrea D'Emilio
Luca è un giovane imprenditore di successo che insieme al suo socio Marco gestisce l’AlterEgo, un’azienda che si occupa di protezione reti e realtà aumentata. La Real Tech, una grossa multinazionale, fa una grossa proposta per acquisire l’azienda di Luca che gli ruba fette di mercato, ma l’uomo rifiuta: da quel momento in poi sarà vittima di continui attacchi informatici, misteriosi incidenti e minacce. A peggiorare la situazione il ritorno nella vita di Luca dopo tanti anni del misterioso Flavio con il quale ha un rapporto conflittuale ma che lo attrae sempre a sé spingendolo a fare spesso delle scelte sbagliate.
Soldi e successo nei film sono spesso sinonimi di un animo arido e senza scrupoli: sono alcuni dei cliché che ritroviamo anche in “La scelta giusta” primo lungometraggio del regista
Andrea D’Emilio che ci presenta il suo protagonista Luca come un ragazzo tutto d’un pezzo, innamorato della moglie e fedele amico del suo socio Marco, salvo poi cambiare rotta con la comparsa del suo “doppelgänger” Flavio. Un film girato con pochi mezzi che omaggia numerose produzioni, soprattutto americane, che hanno raccontato i pericoli informatici, le insidie del mondo degli affari, i soldi sporchi: degli argomenti spinosi che se non posseduti e gestiti con una certa sicurezza e maestria possono rivelarsi un’arma a doppio taglio come avviene purtroppo in questo caso.
La suspence, fondamentale in un thriller, è poco incisiva e l’interesse verso la vicenda raccontata tende a scemare presto a causa di una sceneggiatura, scritta dallo stesso regista con
Eleonora Pennisi e Daniele Malavolta, poco compatta e in molti punti prevedibile e una messa in scena che lascia a desiderare nonostante un buon cast che sembra risentire dei difetti del film.
27/12/2020, 09:00
Caterina Sabato