Note di regia di "Mio Fratello Ciclotimico"


Note di regia di
Il progetto nasce in risposta ad una sfida lanciata su Sundance Co//ab, la piattaforma online del Sundance Institute, in cui veniva richiesto di realizzare un’intervista ad un membro della propria famiglia a riguardo di qualcosa (persona, rapporto, evento) nel suo passato che aveva avuto un profondo impatto sulla sua vita. Così ho invitato mio padre a ripercorrere il rapporto con suo fratello, mio zio. Quando ero piccolo, ho cominciato a notare che degli sconosciuti sussurravano alle spalle di mio zio e talvolta lo deridevano. Per una ragione che al tempo mi era ignota, lo consideravano diverso da loro mentre a me lui sembrava piuttosto normale, o almeno normale come può esserlo un qualsiasi essere umano. In realtà, mio zio soffriva di ciclotimia ed era intrappolato in un ciclo senza fine di grande eccitazione e depressione. Da allora mi chiedo se la linea che divide Ragione e Follia è univoca ed immutabile o se cambia attraverso tempo e cultura. Attraverso gli sguardi, i gesti, i silenzi e le parole di mio padre ho voluto raccontare la malattia mentale in un’ottica specifica e personale e mai anonima perché come diceva Franco Basaglia: “…non mi interessa la malattia, mi interessa il malato…mi interesso io”. Spero che la testimonianza di mio padre possa instaurare un dialogo diretto con il pubblico: per generare una discussione, per combattere pregiudizi, per conoscere la persona dietro la diagnosi, per includere e non escludere.

Emilio Seri