Fondazione Fare Cinema
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Note di regia di "Quello che Conta e' il Pensiero"


Note di regia di
La scrittura di “Quel che conta è il pensiero” è iniziata durante gli anni dell’università in un pomeriggio di settembre. Avevo ventidue anni e, tra una lezione e un esame, passavo il tempo libero a scrivere nella mia stanza e ai tavolini dei bar.
Cinque anni e cinque cortometraggi dopo, mi sono reso conto che, alla fine, non ero cambiato più di tanto rispetto a quando avevo scritto le prime parole della sceneggiatura. E non era cambiato tanto nemmeno il personaggio di Giovanni: era solo invecchiato di qualche anno, si era sentito inadeguato e aveva pensato insieme a me, pagina dopo pagina, respirando qualche grammo di quella polvere sottile che, per evitare di parlare di età, comunemente chiamiamo “maturità” e che io misuro, come il tronco di un albero, contando gli anelli della malinconia.
In questo film ho messo tutto: le idee, le domande senza risposta, i caffè, il cinema, gli amori persi e mancati, le nostalgie, le delusioni e tanta autoironia.
Quel che conta è il pensiero” è nato nel 2020, pesa 88 minuti, ed è figlio di tutti noi che pensiamo che si possa (debba) fare cinema in un altro modo. A proprio modo.

Luca Zambianchi