Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri
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Note di regia di "E' per il tuo bene"


Note di regia di
Un remake? E chi l’ha mai fatto un remake, come si fa un remake? Sembra stupido forse, ma io non sono capace di raccontare qualcosa che in qualche modo non coinvolga la mia “pancia”. Fabio Bonifacci e io però, abbiamo avuto la libertà di poter riscrivere la sceneggiatura, adattandola alla nostra realtà e ai temi che personalmente sentiamo più vicini. Ne è venuto fuori un film, che credo abbia il pregio di raccontare con leggerezza la famiglia italiana contemporanea. Soprattutto la distanza che si è creata tra genitori e figli, che sembrano appartenere a epoche diverse per quanto sono distanti. Chi ha ragione e chi ha torto? Credo che con troppa facilità oggi si punti il dito sui ragazzi, addossandogli responsabilità che spesso derivano invece dalla scarsa attenzione di chi dovrebbe cercare di comprenderli e accompagnarli nella ricerca di un senso da dare a una vita troppo caotica. Non è facile essere ragazzi, se nasci in un mondo che sembra aver perso ideali e riferimenti culturali, dove chi dovrebbe darti un esempio annaspa tra sensi di colpa, egocentrismo e ricerca di una infinita, impossibile, crescita a tutti i costi. Penso per esempio alla politica, che una volta almeno riusciva a creare un senso di identità, qualcosa in cui riconoscersi. Contro cosa sfoghi ora la rabbia esistenziale? Come eviti il vuoto, come puoi combattere il senso di solitudine e di insicurezza che ti accompagna da quando sei in grado di ragionare? Per questo ad esempio abbiamo inserito il personaggio di Simone, il cantante. Se ci limitassimo ad ascoltare, invece di giudicare, un mondo musicale che sentiamo distante, scopriremmo che in molte di quelle canzoni ci sono le chiavi per comprendere i nostri figli. Intendiamoci, non voglio dire che la mia generazione sia un totale fallimento. Anzi, ci stiamo difendendo egregiamente. Ma gli adulti siamo noi, questo non ce lo dobbiamo dimenticare. Quando hai 15, 18, 20 anni, hai tutto il diritto e il dovere di sbagliare, di fare stupidaggini, ma devi poi trovarti davanti qualcuno che abbia l’autorità e il coraggio di dirtelo. Anche con severità se serve.

Rolando Ravello