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CANNES 73 - Tutto ok ma manca Nanni


Una selezione che ha escluso il regista con il suo ultimo film "Tre Piani" che sarà forse presentato, realmente, a Venezia. A Cannes un'edizione fantasma


CANNES 73 - Tutto ok ma manca Nanni
Nick Nolte protagonista di "Last Words" di Jonathan Nossiter
Annunciati alle 18 i titoli della la selezione ufficiale del Festival che non c'è. Con una diretta su Canal + in cui il delegato generale Thierry Frémaux e Pierre Lescure, fresco di conferma alla presidenza, hanno letto la lista dei film che avrebbero voluto se ci fosse stato il festival e non l'emergenza Coronavirus.

Tra i titoli manca Nanni Moretti con il suo "Tre piani", che molti si aspettavano di trovare tra i Cannes Label, una scelta che riapre i giochi Venezia, ma il regista italiano potrebbe anche decidere di slittare al 2021. E un solo film italiano appare nella lunga lista di una cinquantina di opere, "Last Words" di Jonathan Nossiter, una produzione Stemal Entertainment con Rai Cinema, coproduzione italo-francese con Paprika Films, Les Films D’Ici e Les Films Du Rat, prodotto da Donatella Palermo. Nel 2085 il mondo che noi conosciamo non esiste più. Pochissimi uomini sono sopravvissuti. Un giovane intraprende un lungo viaggio alla ricerca dell'ultima comunità umana. Interpretato da Nick Nolte, Charlotte Rampling, Alba Rohrwacher, Stellan Skarsgaard. Tratto dal romanzo Mes derniers Mots di Santiago Amigorena, "Last Words" è stato girato in Italia, tra il Parco Archeologico di Paestum e Bologna

Nella conferenza on-line, Frémaux ha parlato di ogni titolo, eliminando le barriere tra le sezioni (Concorso, Fuori Concorso, Un Certain Regard) delineando le differenze tra nuovi autori e abituè. Tra i titoli "The French Dispatch" di Wes Anderson che avrebbe dovuto inaugurare la kermesse, Memoria di Apichatpong Weerasethakul, Last Words di Jonathan Nossiter, True Mothers di Naomi Kawase, Druk di Thomas Vinterberg, ben due film di Steve McQueen (Lovers Rock e Mangrove), Summer of '85 di François Ozon, che uscirà nelle sale francesi il 15 luglio, The Real Thing di Kuji Fukada, Les Hommes di Lucas Belvaux, Peninsula di Yeon Sang-ho, El olvido que seremos di Fernando Trueba, DNA di Maïwenn, Heaven di Hong Sang-soo, Ammonite di Francis Lee, l'animazione Pixar Soul di Pete Docter, Falling di Viggo Mortensen, film molto personale e intimo dell'attore, Broken Keys di Jimmy Keyrouz.

"Questi film" ha detto Frémaux "saranno presentati sul nostro sito, nelle sale cinematografiche, sia i grandi circuiti sia le sale indipendenti, nei vari festival, tra questi anche San Sebastian che li ammetterà in concorso", mentre con la Mostra del cinema di Venezia non esclude di fare qualcosa insieme ma ma dopo gli impegni di selezione di questo momento.

Frémaux ha inoltre inviato ai media una lunga lettera in cui ha illustrato cifre e criteri del Festival che non ci sarà: 56 i film, tra cui 15 opere prime e 16 diretti da donne, scelti tra 2.067 lungometraggi, dato in crescita rispetto ai 1.845 del 2019, il 25.7% a firma femminile. Per Frémaux: "Il numero crescente di donne registe è il risultato di un'evoluzione osservata negli ultimi anni e testimonia, numericamente e per quanto riguarda il valore, il contributo artistico e umano delle donne nel cinema contemporaneo, che lavorino come registe o in altri aspetti tecnici".

04/06/2020, 10:49