CINEMA CAMPANIA - Interlocuzione con la Regione
per scongiurare crisi del settore audiovisivo
In questo periodo di emergenza anche il mondo del cinema campano, con CNA Cinema e Audiovisivo, CLARCC (Coordinamento Lavoratori Regione Campania Cinema e audiovisivi) e CFCC (Coordinamento Festival e Rassegne Cinematografici Campania) ha avviato interlocuzioni con l’Amministrazione Regionale per sostenere e salvaguardare quel grande patrimonio comune costituito dalle imprese e dai tanti professionisti che costituiscono l’ossatura del comparto cinematografico in Campania, negli ambiti di produzione, promozione e distribuzione audiovisiva.
Per tutto il comparto campano la crisi era già pienamente in corso a partire dal mese di febbraio, quando, a causa delle prime misure di distanziamento sociale, le produzioni sono state progressivamente sospese, i festival e le rassegne sono stati rinviati se non annullati, i cinema si sono improvvisamente svuotati e un enorme numero di lavoratori si è dovuto fermare da un momento all'altro.
È fondamentale prevedere sia interventi di sostegno con il carattere della straordinarietà sia l'elaborazione di una strategia di supporto a lungo termine.
Nel rispetto di un'emergenza che inciderà pesantemente sull'esistenza di tutti, occorre tener conto del fatto che il Cinema in Campania rappresenta un formidabile motore produttivo ed economico, veicolo unico di promozione territoriale, ma soprattutto strumento di formazione e nutrimento culturale nella vita di tutti.
Al momento solo parzialmente alcune prime misure per le imprese culturali sono ricomprese nel piano socio-economico da oltre 604 milioni varato di recente ed il governo regionale ha ribadito che si potrà ricorrere agli strumenti ordinari legati alla legge 30/2016.
A fronte di ciò, gli scriventi rappresentano quanto sia opportuno che il tavolo di confronto definisca quanto prima il percorso per intervenire, sia ora in questo momento emergenziale, ma anche e soprattutto dopo, quando il Cinema campano avrà bisogno di un’attenzione particolare per scongiurare uno scenario disastroso che rischia di mettere definitivamente in ginocchio imprese e lavoratori dell'intero settore che, proprio grazie alla legge regionale 30 del 2016, si stava rafforzando con esiti importanti per questa amministrazione regionale. Basti citare alcuni dati del triennio 2017-2019 che testimoniano forza, idee ed identità del territorio: per il settore produzione 412 progetti presentati, per un totale finanziato di quasi 12 milioni con 280 progetti e 194 imprese sostenute (con un effetto moltiplicatore accertato di 3 volte la cifra stanziata) e per il settore promozione 172 progetti presentati, per un totale finanziato di quasi 4 milioni, con 133 progetti e 67 enti culturali sostenuti.
Dunque a fronte di ciò, al momento ecco una serie di istanze ed idee qui sintetizzate:
- Ricomprendere le imprese culturali e del settore cinema (attualmente escluse) negli strumenti straordinari che la Regione sta varando a partire dal Piano Socio-economico, in questo dando evidenza anche a tutti quegli enti e società già state destinatarie di finanziamenti regionali, statali o europei per attività cinematografiche;
- Accelerare il disbrigo delle pratiche amministrative di rendiconto in atto relative alla Legge 30 e prevedere la proroga di 12 mesi per le consegne dei prodotti del Piano cinema 2017, 2018 e 2019 e di conseguenza dei relativi rendiconti e liquidazioni
- Avviare con urgenza una cabina di regia regionale (giuridico/amministrativa, del settore cinema e tecnico sanitaria) per riaprire prima possibile (compatibilmente con i tempi dell’emergenza) i set cinematografici, lavorando ad un protocollo che permetta di funzionare nel massimo rispetto delle norme di sicurezza sanitaria e differenziando le possibili strategie, sulla base delle ricerche già avviate in ambito nazionale
- Studiare aiuti a freelancer, lavoratori (di set o attività interrotte) e professionisti del settore cinema che sono stati esclusi da altro tipo di sostegno e stanno soffrendo di una perdita del reddito tout court viste le limitazioni per usufruire del Bonus di € 600, della CIG o dell’indennità di disoccupazione (fatta eccezione per l’aiuto derivante da FCRC con Netflix)
- Appostare con la massima urgenza le risorse sulla legge cinema regionale e con una possibile maggiore dotazione con cui far fronte all’emergenza per favorire la ripresa dopo il lockdown
- Approvare in tempi rapidi la nuova programmazione triennale e predisporre il bando annuale di finanziamento per il comparto cinematografico
- Prevedere la possibilità di un bando biennale (vale a dire la conferma di una dotazione per coprire 2020 e 2021) consentendo di realizzare progetti più flessibili con modi e tempi utili alla sopravvivenza ma legati alla straordinarietà della contingenza
- Prevedere in ogni caso un bando che tenga conto dell’EMERGENZA con risorse per azioni differenziate e relazionate alla crisi e strumenti dettati dalla straordinarietà
Dare continuità al dialogo in corso con un tavolo di confronto (Regione, FCRC e comparto), che auspichiamo possa divenire uno strumento permanente di fatto, per valutare le misure per la ripresa attraverso nuove azioni da prevedere nel bando, come:
- maggiori risorse allo sviluppo e tempi di consegna più ampi per la produzione;
- misure straordinarie a sostegno delle imprese campane per l’anno in corso;
- progetti flessibili per festival e rassegne con attività fino al 31/03/2021 e con possibili accorpamenti;
- un piano speciale per le attività delle imprese per la formazione al cinema, anche in relazione con altri progetti aperti e sospesi (come Scuola Viva)
- aiuti per attività di diffusione tra sala e streaming dei prodotti realizzati con fondi regionali (che altrimenti giacerebbero senza distribuzione) prevedendo progetti con risorse per il produttore (anche in auto-distribuzione) e risorse per il “diffusore” sala/spazio/ente;
- aiuti straordinari a fondo perduto per tecnologie, software, sistemi di produzione e connessione resi necessari dalla crisi;
- aiuti per il marketing digitale e promozione sui canali social per la promozione dei film;
- aiuti alle imprese per attività formative e/o aggiornamento nell’ambito delle nuove tecnologie e delle competenze digital streaming che l’emergenza avrà obbligato tutti a mettere in campo;
- utilizzo delle risorse per la digitalizzazione per la creazione di una archivio/piattaforma regionale per lo streaming delle opere finanziate dalla Legge Cinema
- aprire un tavolo con RAI regionale per valorizzare i contenuti del comparto campano sulla rete pubblica, anche a seguito della riduzione programmi di produzione in house;
- creazione/implementazione di un albo delle imprese e delle professionalità di Film Commission, Scabec, Fondazione Campania dei Festival e di tutte le aziende regionali legate al mondo della cultura che possono immettere liquidità nel sistema commissionando lavori alle società campane;
- attivazione di un “bonus cultura” da destinare ai i cittadini campani (card giovani o card famiglia) al fine di incentivare la ripresa delle attività culturali e di comunità, attraverso la stipula di convenzioni con cinema, teatri, poli culturali
L’auspicio finale, è che a corollario di tutto ciò si possano aggiungere anche altre risorse legate alla programmazione europea di competenza regionale, con cui già in passato si è intervenuto in diverse occasioni per il Cinema campano e la cui previsione risulterebbe quanto mai opportuna in questa assoluta emergenza per la pandemia da COVID-19.
23/04/2020, 08:54