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IO RESTO A CASA - Diario della quarantena degli youtubers


Paolo Casalis coinvolge gli youtubers per un film i cui proventi vanno alla terapia intensiva e sub-intensiva degli ospedali di Alba e Bra.


IO RESTO A CASA - Diario della quarantena degli youtubers
Il termine "quarantena" deriva dai 40 giorni di isolamento cui venivano sottoposte le navi provenienti da zone colpite dalla peste nel XIV secolo. Il 30 Gennaio 2020 l'OMS ha indicato in 14 i giorni di quarantena necessari per contenere la diffusione del nuovo Coronavirus. La mattina del 10 Marzo 2020, tutti gli italiani si sono risvegliati in quarantena. Il film di "Paolo Casalis" è stato realizzato completamente restando a casa, utilizzando i video e il materiale proveniente da vari youtubers che raccontano la loro vita in quarantena.

Un ottimo film di montaggio che utilizza in maniera intelligente l’enorme mole di video prodotti in questo periodo di reclusione casalinga. Fa un certo effetto di vicinanza e di empatia su chi scrive, un film realizzato in quarantena per cittadini in quarantena, è la nostra vita di tutti i giorni, tra paure, speranze, tempi lunghissimi e flash mobs di musicisti alle finestre. Questo documentario – diario attraversa tutta l’Italia, dal nord al sud, da Torino, passando per Roma per raggiungere la Sicilia. In questo momento tutti gli italiani sono nella stessa medesima situazione, il lock- down, una nuova forma di confinamento al quale gli italiani si sono imbattuti dopo pochi giorni dai focolai di Codogno, Bergamo e i continui bollettini di morte e nuovi contagi provenienti dalla Lombardia e da tutte le regioni del paese. Quasi tutti i cittadini in questi giorni hanno fatto gli stessi gesti, gli stessi rituali, hanno avuto le stesse paure, ogni paese reagisce alla sua maniera nell’emergenza e l’Italia si dimostra ancora una volta creativa e romantica, geniale nel suo dolore. Una parte commovente del film è dedicata ai molti musicisti che hanno suonato dalle finestre e dai balconi delle case, immagini che hanno fatto il giro del mondo ma che non hanno mosso le coscienze di chi governa gli altri paesi che non hanno preso provvedimenti sufficienti di contenimento adeguati alla diffusione del virus. Il diario di Io resto a casa, si conclude il 24 marzo.

Ad oggi siamo al 28 marzo e non si sanno ancora le date del nuovo Decreto che con ogni probabilità estenderà il blocco del paese ben oltre la data prevista del 3 aprile. Paolo Casalis è riuscito ad intercettare in maniera commovente i momenti iniziali del lockdown, quando regnava la paura e l’angoscia del primo scontro con la dura realtà del Covid19 . La coppia che deve affrontare i problemi giornalieri di salute, il ragazzo che si laurea on line e i problemi infiniti e le paranoie che si affrontano solamente nel fare la spesa e a scendere sotto casa. Questo è il film in cui tutti siamo immersi ora, la lista dei buoni propositi, uno sguardo al futuro, verso l’incertezza, all’interno delle nostre quattro mura di casa. Ce la faremo!

IL 50% DEI PROVENTI DI QUESTO FILM SARA' DESTINATO ALLA RACCOLTA FONDI PER RAFFORZARE LA TERAPIA INTENSIVA/SUB-INTENSIVA DEGLI OSPEDALI DI ALBA E BRA

28/03/2020, 18:43

Duccio Ricciardelli