"Faith" di Valentina Pedicini alla Berlinale 70
Il culto del corpo e la passione per il combattimento per affermarsi come esseri umani. Nella comunità monastero sperduta sulle colline italiane, si fatica e si lotta in nome della fede. Allenamenti al ritmo della musica tecno, abiti bianchi, capelli rasati e un atteggiamento di amore e odio verso il capo, che ti guida sulla giusta strada ma che sa anche metterti di fronte ai tuoi limiti.
Valentina Pedicini realizza un documentario interessante nella costruzione, nella forma e nell’immagine, grazie anche alla fotografia di
Bastian Esser, mostrando una realtà volutamente rinchiusa intorno a dei valori del tutto opinabili. Dio, la fede, ma anche il kung fu e una preparazione maniacale e massacrante condite da una clausura non solo fisica ma anche mentale.
I personaggi che abitano il monastero, malgrado gli sforzi quotidiani per raggiungere la perfezione, non sembrano così illuminati. Forse sono soltanto nauseati dalla vita ordinaria o non sono stati in grado di raggiungere obiettivi e cogliere risultati o solamente hanno incontrato persone negative sul loro cammino.
Loro ci credono. Credono veramente che combattere, schiattare di fatica o vestirsi di bianco porti a cogliere l’essenza della vita, a raggiungere la perfezione. E
Valentina Pedicini riesce a mostrarli nei loro momenti più interessanti, malgrado sembri realmente che stiano percorrendo una strada che non porta da nessuna parte.
25/02/2020, 21:00
Stefano Amadio