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Note degli autori de "La Vita Promessa 2"


Note degli autori de
Rispettando la grande umanità dei personaggi ai quali il pubblico si è fortemente affezionato nella prima stagione, forti di due sceneggiature firmate da Toscano e Marotta, ma rielaborando il soggetto di serie, abbiamo creato nuovi personaggi e snodi narrativi che intrecciano i fili della storia minuta a quelli della Storia, così come accadeva nella prima serie. Se nella scorsa stagione si raccontava il viaggio della speranza di Carmela e dei suoi figli nella ‘terra promessa’, stavolta abbiamo posto l'accento sull'inserimento dei nostri protagonisti in America che, pur se accogliente, cela molte insidie e li vedrà combattere con determinazione contro il pregiudizio e le difficoltà che da sempre funestano la vita degli emigranti.

Lasciando sempre in primo piano i sentimenti, abbiamo voluto poi far vivere ai Rizzo il culmine della crisi economica (che ha tanti punti di contatto con quella attuale), la lotta per l'emancipazione femminile, le conseguenze dell'antisemitismo in Europa, la guerra sempre più senza quartiere tra legalità e crimine a New York. Frutto di questo disegno narrativo è, ad esempio, Cesare Vitale, italoamericano di seconda generazione e agente dell'FBI, impegnato in una battaglia all'ultimo sangue con la mafia, la cui presenza avrà un grande impatto sulle vite dei Rizzo, ma soprattutto di Antonio. Ci è sembrato importante raccontare, attraverso gli occhi di Carmela e Alfredo, l'epopea della riconferma di Fiorello La Guardia, un altro italoamericano, come sindaco della Grande Mela e le sue iniziative a favore della povera gente. Un grande spazio, hanno anche le vicende di una famiglia ebrea, con un capofamiglia italiano, Bruno Morelli, esule in America dalla Germania grazie all'aiuto di mister Ferri. Un altro tema della serie è quello dell’emancipazione femminile delle nostre protagoniste: a cominciare da Carmela, che diventa a pieno titolo una donna del Novecento, e con lei Rosa e Maria che da sempre si spendono per proteggere i loro figli dalle insidie di un percorso di crescita senza, però, trascurare la propria evoluzione intellettuale, professionale e sociale. Le ragioni del cuore dominano, come sempre.

Carmela è ancora una donna sola, ma, come dice Rosa, nel cuore c'è posto per tutti, compreso un nuovo amore. Sarà per quello che mister Ferri, pur essendosi allontanato, troverà il modo di raggiungerla nuovamente a New York? La stessa Rosa, pur nel ricordo di Michele, si abbandonerà a una storia controversa ma appassionata con un uomo misterioso, dalla doppia faccia: Cesare Vitale alias Peter Costa. E poi, siccome la vita non la ferma nessuno, i profughi ebrei che Ferri ha salvato dai nazisti - Bruno, sua figlia Sarah e sua moglie Verena - faranno irruzione nell'esistenza dei Rizzo, ma soprattutto in quella di Carmela, dando vita ad una svolta sentimentale e ponendo la nostra protagonista di fronte ad una scelta molto difficile. La prima serie si chiudeva con un colpo di pistola, sparato da Antonio all’acerrimo ma appassionato nemico di Carmela. Ma siamo sicuri che sia stato letale? L’erba cattiva non muore mai... e tutto fa pensare che l’ossessione di quell'uomo per lei sia ancora presente nel nostro racconto, elemento forte di continuità con la prima stagione che ha appassionato milioni di spettatori.

Franco Bernini e Simona Izzo

18/02/2020, 10:13