Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri
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Note di regia di "Lucus a Lucendo - A Proposito di Carlo Levi"


Note di regia di
Abbiamo iniziato a filmare nel 2015 con la vecchia Arri BL 16mm, seguendo direttamente un vento che girava a sua volta venendo da Meridione. Da quel momento è stato un susseguirsi di letture di infiniti testi, la creazione di una sezione della libreria, continui viaggi in Francia, soprattutto in treno da Torino, e in Italia, quasi in ogni luogo, dove l’eredità di Carlo fosse sensibile: Trieste, Firenze, Roma, Bologna, Torino, Milano, Napoli, la Sardegna, la Sicilia, e poi la Germania, Parigi, la Bretagna e New York, con la copertina americana da lui dipinta per un libro di Mario Soldati, chiedendo ai carabinieri di attendere un attimo per poterla completare, prima di arrestarlo. La presenza di Levi è così vasta che diventa per noi quasi immanente, una malattia positiva di conoscenza, di amore per il mondo, di critica e contemplazione delle sue forme diverse, delle sue “divergenze specchianti”.

Enrico Masi

La ricerca per il documentario è nata in luoghi che per anni abbiamo vissuto come osservatori sul
mondo contemporaneo. Se dapprima era il gusto per un certo tipo di paesaggio ordinario a muoverci, dopo si sono stratificate motivazioni antropologiche, letterarie e di storia sociale. In questa scoperta dell’eredità leviana, Stefano Levi è un corpo narrante privilegiato: interprete di una storia sospesa fra passato e presente, e varco per una nuova ricerca di senso di coloro che abitano quei territori oscuri e dolenti, rimasti sepolti nel silenzio della storia. Pertanto dalle memorie di viaggio di Carlo Levi riportiamo a galla l’idea di un bosco tanto fitto da non filtrare la luce, uno spazio in cui fare esperienza della conoscenza dell’altro per meglio conoscere se stessi.

Alessandra Lancellotti