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VENEZIA 76 - "Happy Birthday", un dramma in realtà aumentata


VENEZIA 76 -
Il fenomeno degli "hikikomori" sta drammaticamente aumentando di anno in anno, tendendo a colpire prevalentemente i più giovani. Sono ben oltre centomila i casi stimati di ragazzi e ragazze che scelgono deliberatamente di vivere in solitudine nella propria stanza, isolandosi dai propri affetti per fuggire da un mondo da cui non si sentono compresi.

A fare luce su tutto questo è il corto "Happy birthday" di Lorenzo Giovenga, presentato al Festival di Venezia in presenza dei protagonisti Jenny De Nucci e Fortunato Cerlino, dell'autore delle musiche Achille Lauro, dei produttori Manuela Cacciamani e Paolo Del Brocco, e del maestro Terry Gilliam, che ne ha disegnato il manifesto.

Il progetto, tecnologicamente all'avanguardia per tema e formato, nasce per tre differenti piattaforme, un corto tradizionale di 15' per le sale e Rai Play, uno più ridotto in VR per Rai Cinema Channel VR, e dei contenuti speciali per le pagine social ufficiali.

Degno di una puntata di "Black Mirror", il film breve si apre con la festa di compleanno della giovane protagonista, popolata da bizzarri e colorati personaggi intenti a festeggiarla fra giochi e battute. Ma ben presto la realtà mostra il suo vero volto, quello di un videogame interattivo in cui poter vivere una vita parallela. Al padre il compito di riportarla al di la della stanza, di farla tornare tra i "vivi".

La versione VR è un'esperienza totalizzante al limite del claustrofobico, che grazie alla scelta di piani e inquadrature mostra ancora meglio quanto una stanza possa sembrare più che una tana una scatola che toglie il respiro.

Un progetto di grandissimo interesse divulgativo e cinematografico, che mostra quanto arte e tecnologia siano in grado di dialogare sempre più e sempre meglio.

05/09/2019, 08:48

Antonio Capellupo