VENEZIA 76 - Spike Lee al Lido per "American Skin"


Il regista americano sostiene l'opera seconda di Nate Parker, presentata nella sezioen "Sconfini".


VENEZIA 76 - Spike Lee al Lido per
Presentato nella sezione “Sconfini” della 76a edizione della Mostra del Cinema di Venezia, “American Skin” segna il ritorno al cinema di Nate Parker dopo “The Birth of a Nation”.

A sostenerne la presentazione al Lido è stato il regista Spike Lee, innamoratosi del film a prima vista: “Quando Nate mi ha contattato e mi ha detto di aver fatto un nuovo film era un po che non ci vedevamo. Ho chiesto di mostrarmelo ma di non parlarmene prima, di non dirmi nulla. Bene, erano tantissimi anni che non rimanevo così emozionato davanti ad un film. In una conversazione privata ci siamo parlati da uomo a uomo, da fratello a fratello rispetto a quanto aveva vissuto negli ultimi tre anni. Mi ha spiegato quanto era cresciuto e il dolore che aveva sperimentato, e a quel punto mi sono messo a completa disposizione per sostenere il film”.

Un'opera quella di Parker, nata dall'esigenza di affrontare l'emergenza dell'odio razziale e degli abusi delle forze dell'ordine, con l'obiettivo di tentare di cambiare qualcosa nei dipartimenti di polizia e ripristinare la dignità umana.

Una dignità che a detta di Lee, sembra troppo distante dall'attuale visione della politica statunitense e non solo: “Barack “Hussain” Obama aveva detto che le prossime elezioni sarebbero state fondamentali per il Paese e guardate in che condizioni ci ritroviamo, con l'Agente “pel di carota”, di certo non lo chiamo per nome. La gente è andata ad iscriversi per votare e mandarlo via, dopo tutto quello che ha combinato. Strappare i figli dalle braccia dei genitori messicani, metterli in gabbia e non fare nulla per riunire le famiglie. In questo paese che si ritiene essere la culla della democrazia, quello che si proclamava il leader del mondo libero non solo non li ha liberati ma li ha messi in gabbia”.

01/09/2019, 18:14

Antonio Capellupo