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ALADDIN - Avventura, spettacolarità e romanticismo


ALADDIN - Avventura, spettacolarità e romanticismo
In questo periodo dell’anno gli schermi cinematografici sono affollati di film di animazione: da “Dumbo” a “Pets 2”, da “Ralph Spacca Internet” a “Dragon Trainer”, da “Frozen 2” a “A spasso con Willy” e a “La Famosa invasione degli Orsi in Sicilia” film d’animazione italiano. Il fenomeno ha fatto scrivere che “il 2019 è un anno felice per il cinema di animazione”. Io aggiungo sì, per la quantità, ma non per la qualità.

Perfetti per quel che concerne la tecnologia però diversi di questi film sono un copia e incolla degli originali e possono essere definiti film “Pop corn” in quanto legati al profumo acre e pungente del popcorn che gli spettatori hanno il mal vezzo di consumare a secchiate durante la proiezione e che bisogna sopportare. A parte ciò, sotto il vestito niente.

Lasciando da parte “Toy Story 4” che di questi è senza dubbio il migliore, per l’aspetto tecnologico e per quello narrativo in quanto la spiccata solidarietà anche tra giocattoli viene ben messa in rilievo. Per me il lungometraggio più innovativo, più coinvolgente e più divertente è Aladdin, storia mirabolante di un giovane ladro di strada, narrata eccellentemente nelle “Mille e una notte” e poi attraverso immagini molte volte in cartoni animati e in film. L’ottimo rifacimento in live action e CGI del famoso cartone animato del 1992 è opera del regista Guy Ritchie, già affermatosi con due riusciti film su Sherlock Holmes. Il Nuovo Alladin è accattivante in quanto riesce a ricreare lo sfolgorio e le atmosfere narrative attraverso le vicende di personaggi in carne e ossa e non fittizi, creati, anche se in modo magistrali, da tratti di matita. Nel passaggio dal cartone animato al live action i diversi personaggi della storia hanno subito un adattamento:
sono stati resi più umani e più credibili.

La Principessa Jasmine, dalla luminosa bellezza e dal carattere affabile trova la sua personificazione nei tratti della venticinquenne inglese Naomi Scott. Il giovane, scaltro, ma ingenuo ladro Aladdin viene interpretato con bravura dal ventisettenne attore canadese Mena Massoud. Il Genio della lampada, che conferisce alla vicenda più spessore narrativo, più vivacità e umorismo con la sua recitazione, è l’eccellente Will Smith.

Aladdin attualmente sugli schermi italiani e svizzeri risulta un godibile lungometraggio dove la coralità e lo spirito musicale di Bollywood regnano. Il film che risulta anche una commistione di generi: musical, romantico, avventura, prodotto dalla Walt Disney Film Production, nella sua campagna di “rivisitazioni”, è stato girato ai Longcross Studio Production di London-coinvolgendo 500 comparse e in esterni nel deserto di Wady Rum in Giordania.

Del film il regista Ritchie ha tra l’altro detto ”Credo di aver portato in questo lungometraggio la mia esperienza tecnica nel renderlo fresco e avvincente adatto ai nostri tempi ma non trascurando quel pizzico di nostalgia per il grande cinema della vecchia Hollywood, quello che ha reso memorabile tanti film degli anni Cinquanta”.

15/07/2019, 15:03

Augusto Orsi