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VISIONARIE - Adele Tulli vince il Premio
Millenial Visionaria per "Normal"


VISIONARIE - Adele Tulli vince il Premio Millenial Visionaria per
Una scena di "Normal" di Adele Tulli
Annunciata la vincitrice di “Visionarie”, la tre giorni al femminile dedicata al ruolo della donna nel cinema, nella televisione e nella letteratura. L’evento ideato e diretto da Giuliana Aliberti a Roma dal 3 al 5 maggio a Palazzo Merulana.
Il Premio Millenial Visionaria “alla visione, al coraggio e alla passione”, va a Adele Tulli per il doc. Normal - al cinema in questi giorni distribuito da Istituto Luce Cinecittà. Il Premio le sarà consegnato sabato 4 maggio perché “rappresenta la meglio gioventù italiana, quella che viaggia e incrocia culture per trovare nuovi strumenti per raccontare il proprio paese. Il suo film fotografa una realtà che è sotto agli occhi di tutti eppure è invisibile, rivelando quel sottile e pervasivo lavoro culturale con cui gli stereotipi di genere vengono creati ed accettati. Il suo lavoro, che dimostra una felice maturità tecnica ed artistica, porta nel contempo uno sguardo nuovo e smaliziato sul mondo”.
Adele Tulli, designata dal Comitato scientifico presieduto da Giuliana Aliberti e composto da Gloria Malatesta (CSC), Anna Negri (Scuola Volonté), Chiara Sbarigia (APA), WIFT – Women in film, television and media Italia, Dissenso Comune, Società italiana delle letterate (SIL), Gabriella Gallozzi (Bookciak Magazine), Marilena Francese (Associazione Musadoc), vince una settimana di workshop nella meravigliosa Villa Axel Munthe a Capri, dove potrà lavorare a stretto contatto con un’icona del cinema.

Sabato 4 maggio Adele Tulli sarà anche protagonista alle ore 15.00 dell’incontro su "Gender Gap" - Pregiudizi e diseguaglianze di genere nell'industria dell'audiovisivo. Per l’occasione saranno proiettate alcune clip di Normal arrivato in sala in un momento di vivace dibattito pubblico e politico su alcuni dei temi toccati dal film, come la sessualità, la percezione e costruzione dei generi, la composizione della famiglia, l’istituto matrimoniale, il ruolo delle dinamiche identitarie. Temi sensibili che Adele Tulli racconta senza (pre)-giudizi, con sguardo lucido e non di rado leggero e venato di ironia, chiamando lo spettatore all’osservazione – piuttosto che a una dimostrazione – del contesto in cui normalmente viviamo. Un ‘Comizi d’amore’ di oggi, aggiornato a un paese che è cambiato ben più di quanto a volte i media o le rappresentazioni politiche possano raccontare.

03/05/2019, 12:32