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MALATESTASHORT FILM FESTIVAL 3 - I vincitori


MALATESTASHORT FILM FESTIVAL 3 - I vincitori
MalatestaShort Film Festival
Premio Migliore Cortometraggio
"WAVE" di Benjamin Cleary e TJ O’Grady Peyton
Motivazione: Cos'è più importante: sentirsi parte di una comunità o esprimere liberamente la propria identità sintonizzandosi sulla stessa lunghezza d'onda con chi è realmente affine a noi? Il dilemma di cui vive il film è raccontato con una grande ricchezza di sfumature: vediamo il protagonista cercare soluzioni alla sua solitudine, affidarsi ai social network, subire il cyberbullismo, illudersi di trovare un amico e infine riscattarsi grazie alla solitudine collettiva. Il racconto dei social network è sapiente e mai banale. L'opera comunica talmente tanto tramite le immagini da non aver bisogno di nessun altro linguaggio per presentare al pubblico la propria unicità.

Premio Migliore Cortometraggio d'Animazione
"MASCARPONE" di Jonas Riemer
Motivazione: All’interno di questo cortometraggio vivono tutte quelle anime che solitamente ci portano ad amare il cinema. Una storia semplicissima che, pur ricorrendo ai cliché del genere, è continuamente rinnovata dalla grande maestria con cui è raccontata. La regia raffinata, i differenti stili utilizzati e la visionarietà delle immagini ne fanno un corto d’animazione eccezionale. Un grande omaggio ai Gangster film anni trenta visto con gli occhi di un giovane dallo sguardo sognante.

Premio Migliore Documentario
"TOO-TASH" (La grande roccia) di Dariusz Sipowski
Motivazione: Un esempio mirabile di documentario etnografico la cui forza espressiva ricorda i pionieri del genere. Interessante il corto circuito tra la vita delle popolazioni del Tajikistan mostrata e il racconto della leggenda che accompagna le inquadrature.
La rinuncia alle musiche in favore dei suoni del luogo restituisce la poesia di un paesaggio sonoro incorrotto.

Premio Migliore Cortometraggio Sperimentale
"LA VIA DIVINA" (The Divine Way) di Ilaria Di Carlo
Motivazione: Un cortometraggio intenso, labirintico, incredibilmente suggestivo.
Un susseguirsi di luoghi incredibili, un'allegoria contemporanea sullo scorrere del tempo fatta di eventi, di imprevisti, di ostacoli. Un'originale riflessione sulla nostra quotidianità e sulla nostra esistenza. La fotografia, la musica e la straordinaria ricerca delle location salgono talmente in alto da sfiorare la perfezione.

29/03/2019, 07:41

Simone Pinchiorri