Fondazione Fare Cinema
!Xš‚‰

TINTORETTO UN RIBELLE A VENEZIA - L'Arte al Cinema


Una produzione di Sky Arts ideata e scritta da Melania G. Mazzucco per la regia Giuseppe Domingo Romano. In sala 25-26-27 febbraio.


TINTORETTO UN RIBELLE A VENEZIA - L'Arte al Cinema
La Venezia di "Tintoretto"
In occasione del cinquecentesimo anniversario della nascita di Jacopo Robusti il geniale pittore veneziano conosciuto come Tintoretto, Sky Arte ha sapientemente prodotto questo docu-film con l’intento di fare conoscere al grande pubblico e ai suoi spettatori (oltre 23 milioni di abbonati in Europa), quello che viene descritto come il pittore ribelle del 1500.

La voce narrante di Stefano Accorsi, ci conduce per i vicoli di una Venezia fantastica ed unica come al solito, imponenti i suoi tesori architettonici abbondantemente ripresi dall’alto, stupenda la luce sui suoi tetti, belle le immagini di una Venezia deserta e ancora identica a quella del 1500.

Melania Mazzucco ha ideato questo documentario basando la narrazione sui numerosissimi dipinti del geniale artista, molti dei quali ancora adornano le pareti delle chiese e palazzi della città, oltre a quelli esposti nei musei. Ben descrive nel dettaglio il loro significato artistico, il loro valore storico e culturale. Nel contempo, cerca di ricostruire la sua storia scartabellando vecchi documenti negli archivi di Stato, raccogliendo informazioni ancora ben conservate, certificati sepolti negli scaffali polverosi, che le hanno permesso di raccontarci la storia del Tintoretto nei particolari.

Entreremo nella sua vita e anche nella sua morte, conosceremo le sue volontà e nel dettaglio il suo testamento in cui lascia ogni suo avere ai figli, ma soprattutto a Domenico la sua eredità artistica e l’autorizzazione a terminare ogni suo impegno lavorativo lasciato in sospeso.
Peccato che approfondendo le vicende della sua vita, non ne esca fuori solo il genio artistico, il pittore straordinario descritto come ribelle, mutevole, cangiante, indipendente, ma anche altro. L’aspetto caratteriale ci lascia sconvolti. Sarebbe edificante descriverlo con le parole del suo grande stimatore David Bowie, “una rock star” del rinascimento italiano, mentre invece quello che ne esce fuori, è un ritratto assai contorto del Tintoretto come persona oltre che come artista.

Infischiandosene della correttezza verso i suoi colleghi, il suo successo lo deve alla sua caparbietà di lobbista che lo spinge a fare le scarpe agli altri pittori, offrendo la sua opera a metà prezzo, se non addirittura gratis. La furbizia di dimezzare i prezzi, gli stratagemmi per piazzare le sue opere a discapito degli altri artisti, l’idea geniale di dipingere il fondo delle tele di nero per poi disegnarci sopra e battere gli altri sul tempo, non pone a suo favore.

Non è quindi il suo lato punk che ci dispiace né il suo “genio furioso” che ci lascia interdetti, ma quello da lobbista professionalmente scorretto, insomma l’antesignano del concetto di marketing estremo: offrire prodotti grandi il doppio degli altri ad un terzo del costo e in metà del tempo. Per il resto, un vero genio.

Una serie di illustri esperti del settore, supportati da una squadra di tecnici che hanno analizzato con strumenti all’avanguardia i vari dipinti e dalla squadra di restauratori che grazie al sostegno di Sky Arte stanno finendo di lavorare su due capolavori quali “Le due Marie”. Un viaggio fantastico nel mondo di Tintoretto.
Potrebbe essere tutto perfetto insomma, se le informazioni non fossero spesso ripetute almeno un paio di volte.

20/02/2019, 10:20

Silvia Amadio