Fondazione Fare Cinema
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Note di regia di "Cuore di Bambola"


L'idea di The Heart of a Doll è nata sul set di un documentario sugli atleti paralimpici italiani, per il quale sono stato direttore della fotografia. Ciò che mi colpì quando lavorai con gli atleti paralimpici fu la bellezza e la sensualità di quei corpi diversi ma perfetti. Poi ho incontrato Veronica Tulli: giovane, bella, sexy, talentuosa, ambiziosa, carismatica, elegante e ... disabile. Mi sono subito reso conto, durante le riprese con Veronica, che non stavamo creando un documentario sulla disabilità. Stavamo raccontando la storia di una ragazza, con la sua visione del mondo e dell'amore, che voleva diventare una pop star. Un artista seducente con un talento straordinario. Veronica è piccola, ha le proporzioni di una bambola, un personaggio che spesso rappresenta sul palco. Ho scelto di stare molto vicino a lei con la camera, per adattare il punto di vista alle sue dimensioni. La cornice è così popolata da un mondo sovradimensionato, offrendo a volte una visione parziale di cose e persone. La voce dolce e sfacciata di Veronica ci guida in questa nuova visione.

Antonio Di Domenico