“
L’imitazione della vita. Scritti di cinema 1970-2016” di
Salvatore Piscicelli, con prefazione di Alberto Castellano e postfazione di Gino Frezza edito da Meltemi Editore raccoglie e mette insieme, in un ordine sistematico, gli scritti di cinema di uno dei piů importanti autori del cinema italiano degli ultimi quattro decenni.
Il volume č importante per la conoscenza di Piscicelli, uomo di cinema al di lŕ del regista di film quali:
Immacolata e Concetta, Le occasioni di Rosa, Blues metropolitano, Il corpo dell’anima, Quartetto…, tutti presentati nei principali festival internazionali. Dalla lettura di questi saggi di Piscicelli recensioni dei film usciti nel corso degli anni Settanta e pubblicati su “L’Avanti”, articoli e saggi di piů vasto respiro scritti per una rivista, “Cinema Sessanta”, o altri nati da occasioni diverse su personaggi come Chaplin o Rossellini o sul rapporto fra cinema e ideologia, su temi rilevanti come cinema e psicoanalisi, o sui film cinesi di kung fu o, ancora, sulla metodologia storiografa del cinema o su registi francesi o del nord Europa, ecc, viene fuori un profilo esemplare di cineasta integrale, critico e autore nello stesso tempo.
Questo libro dŕ modo, da un lato, di ricostruire una maniera generazionale di vivere e praticare il cinema (quello che appunto nutre gli interessi del critico a partire dagli anni Settanta) e, insieme, dall’altro, di comprendere la lunga e vivace formazione del futuro regista. Dal 1980 in poi, mentre dirige film e interpreta le tendenze del cinema contemporaneo secondo le sue opzioni
creative, Piscicelli, in filigrana, non smette di osservare criticamente come il cinema evolve
in rapporto alla societŕ.
Come scrittore Piscicelli ha pubblicato una raccolta di racconti (Baby Gang), due romanzi (La neve a Napoli, Vita segreta di Maria Capasso) e un volumetto sulla cucina
popolare napoletana.
05/01/2019, 08:37
Augusto Orsi