Un gruppo di pazienti provenienti da dipartimenti di salute mentale di tutta Italia, uno psichiatra - Santo Rullo - come direttore sportivo, un ex giocatore di calcio a 5 - Enrico Zanchini - come allenatore e un campione del mondo di pugilato - Vincenzo Cantatore - a fare da preparatore atletico. Tutti loro sono protagonisti del documentario “
Crazy for football” – in onda sabato 17 novembre 2018 alle 22.10 su Rai Storia – che racconta la prima nazionale italiana di “calcetto” presente ai mondiali per pazienti psichiatrici a Osaka in Giappone.
Si comincia con le prove di selezione per definire la rosa dei 12 che poi parteciperanno al ritiro, approdando finalmente al torneo più ambito, i campionati mondiali. Ma a fare da filo conduttore un altro viaggio, più profondo, attraverso le rapide della coscienza di chi ha conosciuto lo smarrimento della malattia psichiatrica. Un percorso in bilico fra sanità e follia che appartiene a tutti noi. Un film dove i protagonisti sono i giocatori e non la loro malattia, con l'intenzione di combattere i pregiudizi che circondano chi soffre di disagio mentale. Il movimento come antidoto alla staticità, il calcio quindi come terapia salvifica, come condizione che fa sentire tutti uguali.