Giulia Gianni e il regista di Nevermind Eros Puglielli
“Tutti gli episodi del film hanno degli spunti presi dalla realtà" ha spiegato
Eros Puglielli" anche da alcuni attori che ci hanno lavorato. È importante che lo spettatore si trovi immerso in questi eventi e che trovi il fil rouge che c’è tra i vari episodi ma non voglio fare nessuno spoiler”.
Per la sceneggiatrice
Giulia Gianni “riuscire a raccontare queste storie con questa libertà, in modo libero e fanciullesco è stato grazie agli spunti e alle intuizioni di Eros. Un lavoro duro, scritto in maniera particolare, ha continuato il regista, ogni storia aveva la sua esigenza, aveva la sua particolare temperatura per cui dovevamo capire quali erano le necessità di ogni episodio. A volte avevamo la sensazione che quasi tutte queste storie fossero impossibili da raccontare e penso che alla fine ci siamo riusciti. Mantenere l’equilibrio era complicato, ha spiegato la sceneggiatrice, in scrittura ci siamo chiesti se saremmo riusciti a rendere il film comprensibile e a mantenere il giusto tono di commedia”.
Una commedia surreale e grottesca che per il regista ha delle influenze ben precise:
“I riferimenti sono ovviamente i
Monty Pyton ma il mio background è il cinema surreale in generale. Definisco Nevermind una commedia psichedelica perché è una definizione che crea meno problemi”.
Per parte del cast presente all’incontro
Paolo Sassanelli, Andrea Sartoretti, Massimo Poggio, Alberto Molinari, Luis Molteni, Gianluca Gobbi, girare questo film è stata un’esperienza sicuramente divertente e insolita.
“È interessante com’è nato il germe di questo film" ha spiegato
Molinari "basti pensare che il primo episodio è stato girato in pellicola cinque anni fa. Per quanto mi riguarda è stato un work in progress sul set, ci sono stati dati dei foglietti con alcune battute, più precisamente ci è stata data un’accordatura, un’indicazione generale che ci ha trascinato in queste storie e mi sembra che abbia funzionato”.
Caterina Sabato