Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri
!Xš‚‰

MIA - One More Pictures a caccia di storie
da produrre con la realtà virtuale


Al Mercato internazionale audiovisivo, è stato presentato dalla factory One More Pictures un contest che permetterà ad autori, sceneggiatori e registi di esprimere tutto il proprio potenziale cimentandosi con un corto girato in VR.


MIA - One More Pictures a caccia di storie da produrre con la realtà virtuale
Il Contest di One More Pictures
One More Pictures insieme alla piattaforma online Rai Cinema Channel lancia un concorso dal titolo La realtà che non esiste e mette in palio la possibilità di realizzare un cortometraggio in VR che verrà interamente prodotto da One More Pictures entro il 2019 al fine di promuovere la realtà virtuale legata al linguaggio cinematografico.

Perché come testimoniano anche i lavori recenti in VR firmati da grandi autori hollywoodiani come Alejandro González Iñárritu (Carne y Arena) Ridley Scott (promozione di Alien: Covenant) Jon Favreau (Gnomes and Goblins) Steven Spielberg (Ready Player One) e Kathryn Bigelow (The Protectors: Walk in the Rangers Shoes) la realtà virtuale offre un approccio incredibilmente versatile e propone ai creatori nuovi strumenti per dar vita a un tipo di intrattenimento totalmente nuovo per il pubblico. Così come nuovi saranno i talenti che La realtà non esiste punta a scoprire.

"One More Pictures è nata nel 2006 con lintenzione di produrre film di genere" ha spiegato la produttrice Manuela Cacciamani "ed è una factory che include anche una società di effetti visivi digitali, la Direct 2 Brain. Abbiamo prodotto film e spot pubblicitari sperimentando sempre nuove tecnologie: da tre anni ci siamo cimentati nella sperimentazione del VR utilizzando questa tecnica per dare un servizio o delle informazioni. Questa volta vogliamo utilizzarla per un progetto di storytelling, metterlo al servizio del settore cinematografico. Abbiamo pensato che la maniera migliore di avvicinare nuovi talenti era quella di aprire un contest. Il know how della produzione non è sufficiente per fare un buon prodotto VR motivo per cui, nell'arco di questo percorso, coloro che giudicheranno i progetti saranno persone specialiste che ci aiuteranno a interpretare il contenuto anche rispetto a quello che sono le reali possibilità produttive”.

“Dal punto di vista tecnologico siamo all'origine di un nuovo mezzo del quale si conoscono ancora poco le potenzialità" ha continuato Gennaro Coppola AD di Direct 2 Brain" quello che noi vogliamo fare è andare oltre leffetto tecnologico perché manca ancora la parte di storytelling. Siamo in una modalità immersiva e bisogna fare attenzione e distinguere tra intrattenimento e gaming”.

La grossa sfida è iniziare a lavorare su nuovi talenti anche in Italia perché il resto del mondo, in particolare gli Stati Uniti, è già molto avanti. L'obiettivo è di creare in Italia delle professionalità che inizino a ragionare in una logica che è quella della realtà virtuale, utilizzandola come mezzo di comunicazione alternativa o parallela al cinema.
I requisiti minimi per partecipare a "La verità che non esiste" sono: essere maggiorenni e di nazionalità italiana. Non è previsto limite massimo di età. Per essere ammessi alla selezione gli elaborati dovranno essere consegnati entro il 31 gennaio 2019.

Il nome del vincitore sarà reso noto in data 1 marzo 2019. Subito dopo si partirà con lo sviluppo della sceneggiatura scelta. La realizzazione del corto dovrà essere terminate entro il 31 agosto 2019. Il regolamento completo del contest e i nomi dei giurati saranno pubblicati online il 5 novembre 2018 sui siti di One More Pictures e Direct 2 Brain oltre che sui canali social delle due società.


Caterina Sabato

21/10/2018, 10:35