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ORA E SEMPRE RIPRENDIAMOCI LA VITA


Il documentario di Silvano Agosti, uscito in sala il 4 ottobre, è stato presentato al Festival di Locarno. Dieci anni di Italia tra speranze e contestazione


ORA E SEMPRE RIPRENDIAMOCI LA VITA
"Ora e Sempre, riprendiamoci la vita" di Silvano Agosti
Silvano Agosti da quando ha iniziato a fare cinema ha mantenuto sempre una forte coerenza artistica, producendo documentari indipendenti inaspettati, provocatori e mai pre confezionati.
Con "Ora e Sempre" succede lo stesso: lo spaccato che il regista ci consegna dell’Italia tra il 1968 e il 1978 non è solo una presentazione o descrizione storica di quegli anni, ma una nuova prospettiva per riconsiderare quel decennio come un periodo unico, eccezionale sul piano storico, sociale e politico. I contenuti trattati si aprono con la battaglia di Villa Giulia a Roma in cui gli studenti romani si scontrarono con la polizia nel tentativo di riconquistare la facoltà di architettura per arrivare all'omicidio di Aldo Moro da parte delle Brigate rosse.

Silvano Agosti porta alla luce quella che è per lui una rivoluzione, pari, se non superiore a quella realizzata molto tempo prima dai francesi. Non ha nessun timore di mostrarsi schierato e di offrire una versione di parte in merito a fatti sui quali si è dibattuto a lungo in Italia, inquadrandoli in un’ottica che risulta urgente alle nuove generazioni: salvaguardare il prossimo dalle storture e dai delitti compiuti dal potere (politico e governativo, ma anche economico e capitalista) per se stesso e per le proprie oligarchie.

Il film è diviso in capitoli ideali in cui l’elemento documentale è accompagnato dalle testimonianze di alcuni dei protagonisti di quegli avvenimenti, raccolte dallo stesso regista nel corso degli anni e inserite a commento nella ricostruzione offerta dalle immagini di repertorio. A prendere la parola sono i testimoni discussi e discutibili (non da Agosti) di quegli anni: parliamo di personaggi pubblici come Oreste Scalzone, Giovanni Piperno, Pietro Valpreda e ancora Franca Rame, Mario Capanna che insieme ad altri meno celebri ma non meno importanti, si rivolgono al loro interlocutore tanto nel ruolo di vittima che in quello di parte in causa e propositiva degli avvenimenti che li riguardano.

"Ora e sempre riprendiamoci la vita" appare netto e concreto nella sua presa di posizione così come nel tentativo di continuare a lottare, oggi, domani e per sempre. Un film se vogliamo nostalgico ma formativo per quelle nuove generazioni che non devono dimenticarsi di dialogare e di non lasciarsi sopraffare da coloro che vogliono imporre loro uno stile di vita convenzionale.


Anna Pennella

10/10/2018, 07:40