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NAPOLI FILM FESTIVAL 20 - Napoli e le Alterazioni Urbane


Davide Tartaglia racconta la vita nei bassi partenopei. La vita di molti che abitano in situazioni particolarmente disagiate o che fanno di tutto per migliorarle


NAPOLI FILM FESTIVAL 20 - Napoli e le Alterazioni Urbane
Un uomo alla finestra in "Urban Glitch" di Davide Tartaglia
A guardare le immagini del documentario di Davide Tartaglia si potrebbe notare che sono più rari gli elementi originali e autentici che quelli aggiunti ad interrompere il circuito architettonico di Napoli. L’alterazione è parte del paesaggio, assorbita dalla città, digerita dai napoletani e resa indispensabile dalle loro esigenze.

Per questo "Urban Glitch - Alterazioni del Patrimonio Architettonico Napoletano", va a chiedere in giro qual è il motivo per cui ancora molta gente viva nei cosiddetti “bassi”. Certo la necessità economica, certo l’emergenza abitativa ma a sentir loro c’è sempre qualcosa in più, una scelta di vita, la voglia di rimanere attaccati alla terra, a quel suolo che è la loro città e che da un senso alla vita.

Davide Tartaglia dirige un documentario di poco più di 15 minuti, realizzato come parte del progetto da cui prende il nome, dagli architetti Fulvio Giannotti e Michele Palumbo. "Urban Glitch - Alterazioni del Patrimonio Storico Napoletano" da voce a chi vive al piano terra e che entra in casa direttamente dalla strada. Voci che si assomigliano, volti che finiscono per avere le stesse espressioni e che si armonizzano perfettamente con il paesaggio interno dei loro appartamenti ed esterno, di una città che riesce ad assorbire ogni cosa capace di valutare come un fallimento o come un traguardo importante la stessa situazione.

27/09/2018, 13:01

Stefano Amadio