Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri
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Note di regia di "Voce 'e sirena"


Note di regia di
“Voce ‘e sirena” è un canto alla bellezza millenaria di Partenope, elevato nel momento e nel luogo della sua ultima, più cocente, ferita. Due donne, in modo diverso coinvolte professionalmente nella gestione dell’area museale di Città Della Scienza, attraversano le rovine del rogo che ha oltraggiato la città, e in quelle macerie ritrovano un senso di appartenenza ed evocano le voci più nobili ed antiche della storia millenaria della città.

Patrizia e Sofia rappresentano l’una la borghesia napoletana, l’altra l’invincibile popolo che da sempre, e contraddittoriamente, abita la più importante città del sud. Sono figure reali, quotidiane, ma riveleranno presto la loro natura mitologica, celando nelle sembianze del commissario di polizia che presiede le indagini sul rogo l’identità di Santa Patrizia, miracolosa compatrona della città , il cui culto affascinantissimo è tenuto vivo dalle suore benedettine che abitano gli spazi di incredibile bellezza dell’antichissimo convento di San Gregorio Armeno, nel pieno centro storico della città nella cui figura alcuni studiosi ritengono incarnarsi addirittura il mito della al sirena Partenope, voce somma ed estrema della città, mentre lentamente e pudicamente Sofia si paleserà come simulacro ed eco della nostra più grande diva internazionale: Sofia Loren. Anzi, Sofialorèn.

“Voce ‘e sirena” è un esperimento necessario di integrazione tra racconto di fantasia e indagine documentaristica, nonché riflessione sulla storia della città tramite materiale di repertorio. Un film pensato come canto alla sirena, elemento di una riflessione collettiva sulla città e sulla sua indomabile bellezza, che si spera diventi più diffusa. Da Cristina Donadio, ora straordinaria protagonista della nuova serie di “Gomorra”, a Rosaria De Cicco, da Aldo Masullo a Nicola Spinosa a Marino Niola, da Enzo Moscato a Maria Pia De Vito, a Elisabetta Moro, le più nobili voci di Napoli saranno chiamate a dare volto ad una terra antica, oltraggiata eppure indomabile.

Sandro Dionisio