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ANIMAVI III - I vincitori


ANIMAVI III - I vincitori
Un Festival che ti illumina gli occhi e accarezza il cuore. E’ calato il sipario sulla prima parte della terza edizione di Animavì, il festival internazionale dedicato all’animazione poetica e d’autore, diretto dal più importante regista italiano di cinema d’animazione, Simone Massi. La foto è nitida: Animavì si sta ritagliando uno spazio sempre più rilevante nel cuore della gente e tra i più rilevanti festival di cinema. Si sono spente le luci nel giardino di Casa Godio a Pergola, rimangono i complimenti speciali di giganti della cultura, il grandissimo successo di pubblico, con presenze anche dal Libano e dal Qatar, e di critica con tantissime pagine di quotidiani nazionali, settimanali, riviste e del web dedicate. E ancora gli splendidi corti provenienti da tutto il mondo, la genuina serata con Marcorè arrivato in Ape, gli incontri emozionanti con Manfredi e Herlitzka, le parole forti sullo stato del nostro Paese di Goffredo Fofi, la ventata internazionale portata da Gabriadze ma anche Marinósdottir, direttrice del Reykjavík International Film Festival a Casamavì, le poesie del poeta ‘paesologo’ Arminio.

E in una edizione da incorniciare anche le opere in gara per il concorso internazionale e quello della Scuola del libro di Urbino sono state di assoluta qualità. Per la giuria composta da Manfredo Manfredi, Franco Arminio e Alba Rohrwacher non è stato facile decretare i vincitori.
Per il concorso Scuola, il Premio Casa Godio è andato a ‘Il sentiero’ di Emanuela Bartolotti, mentre il Premio concorso Scuola del Libro a ‘Ekart’ di Ahmed Ben Nessib. Per il concorso internazionale invece, il Premio speciale se lo sono aggiudicati con ‘Folly’, Thomas Corriveau (Canada), e May Hassan (Egitto) con ‘A story of refugee’. Il premio del pubblico se lo sono aggiudicati Paulina Ziolkowaska (Polonia) con ‘Oh mother!’ e Andrew Katsuba (Russia) con ‘Inner light’. Franco Arminio ha consegnato il Premio Animavì a Shiva Sadeghasadi (Iran), autrice di ‘Maned &macho’ e a Jasmijn Cedee (Belgio) con ‘Toer’.

Molto soddisfatto il direttore artistico Simone Massi: "La prima parte del festival si è conclusa e c’è motivo per essere soddisfatti, per quello che hanno portato gli ospiti e il pubblico che ci ha seguito con calore e ha affollato le serate. Abbiamo bisogno di bellezza, di sguardi, di azioni, e di parole – anche scomode - come quelle portate sul palco da Arminio, Fofi, Gabriadze, Herlitzka e Manfredi. Ne abbiamo bisogno per crescere come persone perché alla fine è questo lo scopo del nostro festival. Dal canto nostro non ci siamo risparmiati, Animavì ha dato ai nostri ospiti tutto quello che aveva e che ha potuto. Adesso ci fermiamo per qualche giorno e poi il festival riprende, impaziente di accogliere e abbracciare Alba e Alice Rohrwacher, Wim Wenders e Gino Strada".

Il direttore organizzativo Mattia Priori dispensa complimenti a tutto lo staff: "Ringrazio tutti i ragazzi volontari, in alcuni casi volati addirittura dall’estero qui a Pergola per dare vita ad Animavì. Competenza e passione. Una squadra di ragazzi che ha dimostrato con impegno che anche in un territorio interno e difficile come il nostro raggiungere i propri sogni ed obiettivi internazionali ed ambiziosi è possibile. Un messaggio incredibile per tutti noi. Anche questo è Animavì".

Ma Animavì non è ancora concluso, ancora diverse e importantissime le date in programma.

Il 31 luglio, nella splendida cornice del teatro comunale di Cagli, si terrà l’incontro con Alba e Alice Rohrwacher. Attrice pluripremiata, dallo sconfinato talento e dalla squisita disponibilità, Alba è una amica di Animavì, a lungo inseguita, fortemente voluta. Ha fatto parte della giuria del Festival. Dopo aver recitato in numerosi film nel corso della sua carriera di attrice di cinema ha ottenuto vari premi, tra cui due David di Donatello, un Nastro d'Argento, due Globi d'oro e tre Ciak d'oro (di cui uno come Rivelazione dell'anno), la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile e tre Premi Pasinetti alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia. Durante la serata verrà proiettato il film Lazzaro felice, vincitore del premio per la miglior sceneggiatura al Festival di Cannes 2018.

A settembre poi, le date verranno comunicate a breve, arriveranno Gino Strada, fondatore di Emergency, e Wim Wenders, universalmente riconosciuto come uno dei più grandi registi del nostro tempo, un poeta del cinema. Riceverà il Bronzo dorato alla carriera del festival Animavì. Dopo Emir Kusturica e Aleksandr Sokurov, il prezioso trofeo artistico ispirato al gruppo equestre di epoca romana di Pergola, andrà al regista, sceneggiatore e produttore cinematografico tedesco, autore di pellicole come Lo stato delle cose, Alice nelle città, Paris, Texas e Il cielo sopra Berlino, che gli sono valsi numerosi riconoscimenti di carattere internazionale: Palma d'oro a Cannes nel 1984, l'Orso d'oro alla carriera al Festival del Cinema di Berlino nel 2015.

16/07/2018, 17:56