Bom Bom’s Dream
Per il quinto anno consecutivo, Il Teatrino di Palazzo Grassi di Venezia rinnova l’invito a Lo Schermo dell’Arte Film Festival - progetto unico dedicato alle molteplici interazioni tra cinema e arte contemporanea, diretto da Silvia Lucchesi - giunto nello scorso novembre 2017 al suo decimo anno di attività. La rassegna fiorentina porta a Venezia un programma di 15 titoli, firmati da importanti artisti e film-maker internazionali, selezionati insieme a Palazzo Grassi tra le proposte di questa sua decima edizione.
Da mercoledì 14 a domenica 18 marzo, il Teatrino di Palazzo Grassi presenta uno speciale programma di 15 proiezioni di film d’artista, con incontri e introduzioni esclusive. Tra gli ospiti attesi in occasione della rassegna veneziana, la critica d’arte e direttrice di Arte Fiera a Bologna, Angela Vettese, e l’artista Adrian Paci.
Si parte mercoledì 14 marzo alle 18.00 con la presentazione del programma a cura di Silvia Lucchesi e la proiezione di Manifesto di Julian Rosefeldt (Germania, Australia, 2015, 94’), lungometraggio in cui l’iconica Premio Oscar Cate Blanchett restituisce vita ad alcuni dei più famosi e provocatori scritti di grandi artisti delle avanguardie storiche e delle neo avanguardie del secondo Novecento.
Alle 19.45, Silvia Lucchesi incontra Angela Vettese, per discutere il ruolo dell’immagine in movimento all’interno dell’esperienza artistica contemporanea.
Giovedì 15 marzo dalle 18.00, il calendario prevede quattro proiezioni, accomunate da una profonda riflessione sul luogo, sull’ambiente domestico e il suo rapporto con la memoria: dalla villa greca del collezionista Alexander Iolas, protagonista di Fall into Ruin di William E. Jones (Stati Uniti, 2017, 30’), all’abitazione del grande artista minimalista Donald Judd in Donald Judd and I di Sasha Pirker, (Austria, Stati Uniti, 2016, 4’), passando per l’ossessione per lo sporco di una famiglia borghese israeliana ritratta in The Dust Channel di Roee Rosen (Israele, 2016, 23’), sino al viaggio del fotografo Josef Koudelka - tra gli occhi più autorevoli dell’agenzia Magnum - attraverso la Terra Santa, nel film Koudelka Shooting Holy Land di Gilad Baram (Repubblica Ceca, Israele, Germania, 2015, 71’).
Venerdì 16 marzo, sempre alle 18.00, l’artista di origini albanesi, Adrian Paci, presenterà la sua ultima opera cinematografica: Interregnum (Italia, 2017, 17'28'') che, attraverso documenti di archivio e filmati originali, racconta i funerali dei leader dei paesi comunisti, dall’ex Unione Sovietica alla Cina all’Albania. File di persone disperate di fronte alla morte del capo e dell’ideologia sono ritratte tra realtà e finzione.
Si prosegue alle 18.45 con Pre-Image (Blind as the MotherTongue) di Hiwa K (Grecia, 2017, 17’40''), film che rievoca metaforicamente il viaggio compiuto dall’artista curdo – iracheno dalla terra madre all’Italia, e con Beuys di Andres Veiel (Germania, 2017, 107’) ritratto del grande artista – sciamano tedesco Joseph Beuys a trent’anni dalla sua scomparsa.
Sabato 17 marzo, dalle 18.00, in programma 3 film d’artista e due documentari. Si comincia con due puntate della serie televisiva Live Art, ideata da Hans Ulrich Obrist per il canale franco - tedesco ARTE TV e dedicata agli artisti che hanno cambiato il linguaggio dell’arte contemporanea: Live Art: Philippe Parreno, le temps de l’espace (Francia, 2015, 25’) e Live Art: Adrian Villar Rojas in Istanbul (Francia, 2016, 26’) entrambi di Heinz Peter Schwerfel.
La danza e il movimento, anche se in maniera completamente diversa, sono i soggetti delle due proiezioni successive. Una ballerina giapponese di nome Bom Bom gareggia in Jamaica a un contest locale in Bom Bom’s Dream di Jeremy Deller e Cecilia Bengolea, (Regno Unito, 2016, 12'30''), mentre un antico rito voodoo nella Repubblica di Haiti, mai documentato con immagini video sino a ora, in cui uomini in trance si frustano a vicenda e lottano in un ciclo infinito, è il tema di Whipping Zombie di Yuri Ancarani (Italia 2017, 30’). La serata si chiude con Controfigura di Rä di Martino, (Italia, Svizzera, Francia, Marocco 2017, 74’), in cui una troupe cinematografica è alla ricerca di location adatte al remake di The Swimmer di Frank Perry (1968) e la controfigura, interpretata da Corrado Sassi, brama di sostituire definitivamente il protagonista principale, Filippo Timi.
Domenica 18 marzo a partire dalle 17.00 ultimo appuntamento con Lo Schermo dell’Arte Film Festival al Teatrino di Palazzo Grassi. Nel film In Art We Trust di Benoît Rossel (Svizzera, Francia, 2017, 85’), la parola passa agli artisti, attraverso le autorevoli testimonianze di Lawrence Weiner, John Armleder e Liam Gillick. Il regista traccia il ritratto di un mestiere misterioso, estremamente affascinante e difficilmente comprensibile. Conclude questa quinta ricca edizione un omaggio al più celebre e influente disegnatore di moda degli anni Settanta: Antonio Lopez 1970: Sex Fashion & Disco di James Crump (Stati Uniti, 2017, 90’).