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IL COMMISSARIO MONTALBANO - Due nuovi film per Rai 1


In onda in prima serata il 12 e il 19 febbraio "La Giostra degli Scambi" e "Amore", riportano sullo schermo le inchieste del Commissario più amato d'Italia, scritte da Andrea Camilleri. Luca Zingaretti è Salvo Montalbano per la regia di Alberto Sironi. Con Cesare Bocci, Peppino Mazzotta, Angelo Russo e Sonia Bergamasco.


IL COMMISSARIO MONTALBANO - Due nuovi film per Rai 1
Il Commissario Montalbano
Un Montalbano sempre all’altezza, ma che sembra aver tirato un po’ i remi in barca. Forse Andrea Camilleri è meno presente nelle fasi di scrittura, altrimenti non avrebbe di certo accettato alcune strane situazioni come quella iniziale de "La giostra degli Scambi", quando il Commissario viene fermato dai carabinieri perché coinvolto in una rissa che in realtà sta cercando di fermare. I carabinieri di Vigata non conoscono il capo del commissariato di Vigata e lo invitano a seguirli in caserma???
Va be’, passi, però attenzione a non esagerare…

Comunque, "La Giostra degli Scambi", il primo dei due nuovi film che andrà in onda su Rai 1 il 12 febbraio, ha la struttura classica dei Montalbano degli ultimi anni, da quando cioè tutto quello che di produttivamente spettacolare c’era nelle prime serie, manca. Non una scena di massa, non un inseguimento, non un ambiente diverso dalle solite case di campagna.

Insomma Il Commissario Montalbano c’è, il commissariato e le storie anche, ma la sensazione è che il nuovo film sia pensato per una tournée teatrale, quarta parete assente e tutti dialoghi intorno al tavolo per spiegare quello che è successo (senza farcelo mai vedere) o ipotizzare quello che accadrà.

Nei nuovi Montalbano manca il presente. Di penna, di fantasia, come volete ma quel momento di azione che rende un giallo-poliziesco tale, alzandolo al livello della sua fama mondiale.

Ricordo sbarchi di clandestini, scene di inseguimento sul porto, grotte piene di armi e munizioni, fuoristrada con auto sportive, notti di scene in esterno arricchite dai fuochi delle prostitute. Scene, dunque, capaci di dare aria al racconto, di renderlo ricco e vario, un quadro di fantasia dipinto con i colori della realtà.

No, adesso siamo per il 50 per cento del tempo dentro all’ufficio del Commissario, tra ipotesi e interrogatori, per il restante in alcune stanze di tre o quattro appartamenti o villette, un paio di volte sulle scale del Commissariato, una in trattoria e due sulla terrazza di Montalbano. Sempre fermi, in piedi o seduti, a parlare tra loro delle vicende tra uno spiegone e un riassuntone post pubblicitario .

Montalbano è sempre all’altezza, Camilleri ha sempre il suo genio nella scrittura, Zingaretti mantiene saldo il timone delle interpretazioni, ma ridateci un po’ d’azione!

02/02/2018, 14:34

Stefano Amadio