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COME UN GATTO IN TANGENZIALE - Una Love Story impossibile


Il nuovo film di Riccardo Milani, scritto con Furio Andreotti, Giulia Calenda e Paola Cortellesi, racconta la storia di due adolescenti e dei loro genitori. Borgata e centro storico si scontrano tra diffidenza e ignoranza, dando vita a parecchie situazioni divertenti. Con Paola Cortellesi, Antonio Albanese, Sonia Bergamasco e Claudio Amendola esce giovedì 28 distribuito da Vision


COME UN GATTO IN TANGENZIALE - Una Love Story impossibile
"Come un Gatto in Tangenziale" (foto Claudio Iannone)
Tra il centro storico e Primavalle, una love story che non s’ha da fare. O forse sì. Quando tra i due tredicenni Agnese e Alessio scoppia il primo amore, le differenze sociali sono troppo evidenti perché i genitori non siano contrariati. Lei, figlia di un delegato all’Unione Europea (Antonio Albanese) residente nel centro storico di Roma e lui figlio di una cameriera dell’ospizio che vive a Bastogi (Paola Coretellesi), la peggior zona del peggior quartiere di periferia, sembrano gli unici a non vedere quanto la loro storia di adolescenti sia impossibile e destinata a finire in poco tempo.

Argomento visitatissimo dal cinema e non solo, quello della storia d’amore impossibile nel caso di "Come un Gatto in Tangenziale" assume la chiave di una commedia, escludendo i risvolti tragici, e funziona. Riccardo Milani tratta la storia in maniera molto personale, andando sì a cercare qualche risata facile con situazioni al limite, ma a differenza dei film precedenti sembra mettere da parte, ovviamente non del tutto, il “giudizio” o almeno quella parte che presume di metterti dalla parte giusta, spesso più in alto.

Le cose stanno così e potrebbero proseguire in questa direzione; sembra dire il regista, differentemente da quei suoi lavori, troppo caricati di significati, dove la necessità di sottolineare caratteristiche dei personaggi ed estrazione sociale finiva per creare situazioni eccessive e poco convincenti.

Paola Cortellesi finalmente si modera. Aiutata da un look tutto tatuaggi e canottiere di lustrini, che già di suo definisce un personaggio credibile e che si può tranquillamente incontrare in un supermercato di borgata, l’attrice limita le espressioni facciali e i sorrisi didascalici (“questa fa ridere”, “quanto sono simpatica…”) e si limita ad agire, a parlare e a ragionare da coatta, facendolo molto bene.

Antonio Albanese vince con un perentorio 3 a 0 la sfida con Claudio Bisio de "Gli Sdraiati" nel ruolo del padre intellettuale preoccupato per le sorti della prole. Misurato e credibile, mai esagera sia nei momenti intimi e, ad esempio, lavorativi sia in quelli dell’incontro-scontro con la realtà agli antipodi della famiglia di Alessio.

Giusti anche i due ragazzi: Alice Maselli (Agnese) e Simone De Bianchi (Alessio) eccessivamente estetici, ma in modo significativamente differente, sono caratteristica espressione di un’epoca storica in cui la bellezza, dei reality o delle riviste di moda, è elemento primario e diffuso.

Sonia Bergamasco è Luce, la madre di Agnese, un pesce fuori da qualsiasi acqua, una di quelle donne che ci fanno chiedere “ma c’è o ci fa?” , così piene di sé che sembrano realmente poter vivere, e morire, in assoluto isolamento.

"Come un Gatto in Tangenziale" non delude, strappa parecchie risate offrendo personaggi curiosi (le gemelle ladre funzionano benissimo) e una serie di situazioni divertenti e che fanno riflettere. E sotto natale non è poco.

27/12/2017, 09:04

Stefano Amadio