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TFF35 - Intervista a MATILDA LUTZ


L'attrice e modella italo-statunitense è la protagonista assoluta, sexy e (poi) vendicativa del film "Revenge"


TFF35 - Intervista a MATILDA LUTZ
Matilda Lutz in "Revenge"
Capita, ai festival. L'attenzione di media e appassionati si concentra su alcuni titoli e nomi, l'attesa è soprattutto per questo o quel lavoro... e poi durante i giorni di evento, tra spettatori e critici, le segnalazioni e le (buone) critiche vanno altrove. A sorpresa. Al Torino Film Festival numero 35, il titolo meno atteso all'inizio e più discusso e consigliato durante è sicuramente "Revenge", action thriller diretto dalla regista e sceneggiatrice francese Coralie Fargeat.

La storia di una bella ragazza prima sedotta e poi brutalizzata, che riesce a sopravvivere e vendicarsi, senza alcuna pietà, ha convinto molti a correre alle repliche organizzate dal festival: merito soprattutto della sorprendente e convincente interpretazione di Matilda Lutz, attrice e modella italo-statunitense, nota al pubblico italiano per il suo ruolo da co-protagonista ne "L'Estate addosso" di Gabriele Muccino. L'abbiamo intervistata.

Hai raccontato come, dopo una serie di provini, tu fossi la terza scelta della regista per il ruolo...

Verissimo. Ho conosciuto Coralie perché ero andata a Parigi per incontri di lavoro e ho incontrato la sua agente francese, che dopo qualche mese mi ha scritto una mail informandomi che una sua cliente, una regista all'opera prima, stava recandosi a Los Angeles per dei casting.
Ci siamo incontrate, e sembrava ci conoscessimo da sempre: il giorno dopo lei partiva per la Francia e mi ha chiesto se sarei riuscita a fare un provino nella sua stanza d'albergo alle 6 del mattino... È andato bene, ne sono seguiti altri 5 o 6 in cui, tra le altre cose, mi è stato chiesto di costruire il personaggio, indossare una parrucca, ballare su certe musiche...
Alla fine della selezione è stata la stessa Coralie a contattarmi per dirmi che non ero stata scelta, nonostante le fossi molto piaciuta. Ho apprezzato molto la cosa, davvero rara nell'ambiente: quando è un "no" nessuno ti dice nulla, semplicemente.
Poi, a pochi giorni dalle riprese, l'attrice scelta si è tirata indietro, spaventata da un ruolo complesso e duro: non se la sentiva. Stesso destino anche per la seconda selezionata, addirittura durante la prova costumi. A quel punto mi hanno chiamata e mi sono fatta trovare pronta: venerdì ho ricevuto la telefonata, sabato ero già in aereo per Parigi.

È davvero un ruolo difficile, che può spaventare chi deve interpretarlo: tu hai mai avuto pensieri simili a quelli delle tue colleghe?

La componente fondamentale che secondo me ha fatto impaurire le mie due colleghe è che erano molto giovani. Probabilmente se avessi avuto anche io 19 anni questo ruolo sarebbe stato un po' troppo forte anche per me: a 26 anni hai una consapevolezza diversa del tuo corpo, non hai paura di confrontarti e chiedere spiegazioni, di fare domande, di chiedere come certe scene verranno realizzate...
In più c'era il fatto che io con Coralie ho da subito instaurato un rapporto di fiducia, sapevo di potermi fidare di lei. Tanto è vero che per alcune scene, quelle più forti, è stata usata una controfigura. Mi avrebbero messo a disagio, ma ne abbiamo parlato prima e Coralie ha trovato il modo, con dei primi piani, dei tagli...

È un ruolo molto diverso dai tuoi precedenti: sei riuscita a "prendere" qualcosa dai film che hai realizzato prima per costruire il personaggio?

Credo che tutte le esperienze ti portio a essere quello che sei, nel momento in cui sei: tutti i set, tutti i film che ho fatto mi hanno insegnato delle cose che mi porto dentro, ma come qualsiasi esperienza che non sia stata da "attrice", ma da Matilda come persona.
Anche io, prima di questo film, avevo dei pregiudizi su come una donna viene vista, tante volte anche noi donne facciamo dei commenti su come una è vestita, su quanto vuole essere provocante... Coralie mi ha insegnato proprio questo: non è per come una donna si veste che dà diritto a qualcuno di approfittarsi di lei.

Dopo questa esperienza internazionale, come vedi il tuo futuro da attrice?

Cerco di non farmi mai troppe aspettative, non sai mai come possono andare le cose. "Revenge" non aveva alcuna distribuzione, è una produzione super low budget e invece ora andiamo ai festival in tutto il mondo! È una grandissima soddisfazione.
Mi piacerebbe fare film sia in Italia sia negli Stati Uniti, mi piacerebbe lavorare in Francia, mi piacerebbe fare ruoli drammatici, i miei film preferiti sono i thriller psicologici.
Ma vorrei variare, fare anche un musical! Adesso cerco sceneggiature che mi piacciano e registi che stimo, questo l'obiettivo più immediato... magari farei anche la "Bond girl" un giorno!
Ora sto ultimando le riprese della nuova serie de "I Medici", per Rai/Netflix, in cui interpreto la Venere del Botticelli, Simonetta Vespucci. Un ruolo completamente diverso da quello in "Revenge", avevo voglia di sperimentare la recitazione in costume, è stato molto divertente e difficile, per la prima volta dovevo recitare con accento inglese.
Nel futuro prossimo non lo so ancora, vedremo!

29/11/2017, 10:01

Carlo Griseri