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L'ISOLA DI MEDEA - Il 2 novembre a Milano


Quarantadue anni ci separano dalla tragica fine di Pier Paolo Pasolini, e quarant’anni tondi dalla morte di Maria Callas


L'ISOLA DI MEDEA - Il 2 novembre a Milano
Maria Callas e Pier Paolo Pasolini (Foto Mario Tursi)
Entrambi avevano 53 anni, al momento della loro scomparsa. Un film racconta il loro incontro speciale: č “L’isola di Medea”, una produzione di Lagunamovies – Karel, scritta e diretta dal regista Sergio Naitza che ha intrecciato i ricordi e gli aneddoti degli amici piů cari dei due artisti e di chi partecipň al set della “Medea” girata nel 1969 fra Grado, Anzio e la Cappadocia, dove Pasolini e Callas si incontrarono per la prima volta. “L’isola di Medea” diventa cosě il racconto dell’amore impossibile fra lo scrittore-regista piů scomodo e provocatorio del momento e la cantante lirica piů acclamata del mondo.

Il film, presentato in prima mondiale all’Athens int. FilmFestival, approda adesso a Milano giovedě 2 novembre, a Palazzo Litta, dove sarŕ proiettato nella Sala Azzurra (ore 18.30) in un omaggio appassionato nell’ambito della due giorni “Lezioni di creativitŕ. Omaggio a Pier Paolo Pasolini”.

Con la fotografia di Luca Melis, e il montaggio di Davide Melis, “L’isola di Medea” riunisce in un affresco corale le voci di Ninetto Davoli, che condivise con Pasolini momenti privati e artistici; di Nadia Stancioff, l’assistente personale di Maria Callas, dei costumisti Piero Tosi e Gabriella Pescucci, del direttore di produzione Fernando Franchi, dell’attore Giuseppe Gentile all’epoca campione olimpionico di salto triplo, dell’attrice Piera Degli Esposti che debuttň con “Medea” nel ruolo di ancella, della scrittrice Dacia Maraini - che insieme a Pasolini, Moravia e Callas fece due lunghi viaggi in Africa - dello storico del cinema Roberto Chiesi, direttore del Centro Studi-Archivio Pasolini presso la Cineteca di Bologna. Prezioso valore aggiunto sono i disegni dell’artista Davide Toffolo, illustratore notissimo oltre che rocker celebrato, chiamati a scandire il film come appassionanti “segnalibro”, sul filo rosso dell’epistolario fra Maria Callas e Pier Paolo Pasolini, letto da voci off.

Maria e Pier Paolo: due anime sensibili e molto fragili nel 1969, mentre prendevano il via le riprese di “Medea”: seppero creare un rapporto artistico e umano profondo, delicato e speciale. Il documentario indaga su un momento particolare della vita della “divina”: il film “Medea” fu la sua prima e unica prova d’attrice al cinema, un momento di riscatto contro l’umiliazione subita da Onassis e un mettersi alla prova poiché come cantante d’opera era ormai al tramonto, mentre l’incontro con Pasolini, uomo colto e sensibile, le diede nuova forza e linfa artistica. Da quel set nacque una tenera amicizia e, in Maria, una visione d’amore illusoria e irraggiungibile. Particolari inediti illuminano quel legame nel film, insieme a ricordi del set dell’isola di Grado e della laguna: un luogo dove Pasolini ritrovava le sue radici friulane e dove amava ritirarsi per scrivere e pensare e nel quale soggiornň spesso anche la Callas.

Le musiche del film sono di Marco Rocca, la distribuzione internazionale č a cura di TVCO.

27/10/2017, 16:05

Lionella Bianca Fiorillo