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MIA - Le nuove strade di Raitre


Al Mercato dell'Audiovisivo di Roma il direttore di Raitre Stefano Coletta annuncia l'arrivo di documentari e film di genere in prima serata


MIA - Le nuove strade di Raitre
Stefano Coletta, direttore di Raitre
Le grandi novità nei documentari e nei factual italiani sono state al centro della prima giornata del MIA, il Mercato internazionale dell’audiovisivo che si è aperto oggi a Roma al distretto Barberini, con una folla di accreditati che sta riempiendo le varie sale in cui si svolgono le attività. Un evento attesissimo che farà diventare Roma la capitale del'audiovisivo mondiale fino a domenica con panel, incontri tra produttori e presentazioni di progetti nei vari stadi di produzione.

Tra gli interventi, quello di Stefano Coletta, direttore di Raitre, che ha parlato delle novità del canale che dirige dalla scorsa estate: “Raitre sta vivendo una trasformazione epocale -ha spiegato- soffriva da tempo di immobilismo di palinsesto a causa di marchi longevi di successo che era difficile cambiare. L’improvvisa defezione di Fabio Fazio si sta dimostrando per noi in un’opportunità: i numeri cui Che tempo che fa era arrivato dopo 14 edizioni erano enormi per Raitre ma non dimentichiamo che era partito dal 5% che in prima serata era comunque un successo e poi negli anni è cresciuto”.

Precisando di essere operativo dal primo settembre scorso ma che solo da febbraio si vedranno i frutti del suo lavoro, Coletta ha spiegato che la prima grande diversità del palinsesto autunnale di Raitre è la giornata del giovedì dedicata ai grandi documentari. “Abbiamo iniziato con il documentario Stone-Putin che in prima serata è arrivato al 5% battendo marchi consolidati. E stasera avremo la prova del nove con ‘Life, animated’, il film documentario della Disney su un bambino affetto da autismo. Poi giovedì prossimo sarà la volta di ‘Going, Clear’, il documentario su Scientology. Ma è comunque la prima volta che uno dei canali generalisti fa una serialità sui documentari”.

Per il 2018 Coletta annuncia importanti novità nate dalla convinzione che una rete generalista doc debba avere tutti i generi espressivi. “Da anni a Raitre manca la leggerezza e la satira -spiega- forse non c’è più neanche nella realtà. Voglio riportare l’intrattenimento in prima serata su Raitre, già abbiamo individuato quale sarà, una serata di leggerezza dovrà arrivare su Raitre, me la sono imposto come medicina. E questo porterà cambiamenti anche nel daytime”.

Non solo: “Penso - ha detto Coletta che ha anche annunciato per maggio 2018 un documentario su don Ciotti in occasione della giornata della legalità - che Raitre debba parlare a tutti, negli ultimi anni non abbiamo parlato a tutti, abbiamo elevato la posta ed esasperato la ripetizione di generi. Voglio riportare i generi su Raitre. A Raitre voglio raccontare l’ambivalenza individuale e sociale. A me piacerà raccontare con lo storytelling le trasformazioni identitarie che stanno avvenendo nella nostra società. Racconteremo il cambio di genere: su una tv di servizio pubblico è arrivato il momento di parlare di sesso con consapevolezza”.

20/10/2017, 06:11

La Redazione