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NAPOLI FILM FESTIVAL 19 - "Salicelle Rap"


NAPOLI FILM FESTIVAL 19 -
Don Ciro in "Salicelle Rap"
La bellezza delle cose non è mai un dato oggettivo. Quella vera dipende dal punto di vista che decidi di avere, dal modo in cui decidi di osservare, da quanto sei pronto a metterti in gioco per scoprirne i lati più nascosti, forse proprio quelli che la rendono tale.

Questo è quanto sta accadendo a Salicelle, quartiere di Afragola situato a pochi passi da Napoli, passato recentemente agli onori della cronaca per la presenza sempre più alta di mamme-bambine abusate e per la quasi totale assenza dello Stato.

Ma proprio li, in quel quartiere che sembra ormai destinato al più totale abbandono, delle fievoli voci stanno piano piano diventando delle grida, dei piccoli sogni sembrano essere sulla buona strada per diventare delle concrete realtà.

"Salicelle Rap" di Carmen Tè racconta la voglia di riscatto di chi non ci sta, e con le proprie forze prova a combattere un futuro apparentemente oscuro.

Uno di questi è Don Ciro Nazzaro, anni fa spedito a Salicelle da un Vescovo che gli promise un rapido trasferimento, ma che nel tempo ha preso così a cuore il destino dei cittadini della zona da rischiare la pelle pur di restituire un sorriso. Progetti estivi per i figli di famiglie meno abbienti, sport, aiuti sociali e la nascita di un centro polifunzionale dotato di strutture mediche, un continuo combattare le forze del male attraverso la fede e il lavoro.

E poi c'è Luca, il giovane rapper che ha trovato nella musica la chiave giusta per raccontare una terra fatta di violenze e scandali, che nonostante le numerose minacce non ha mai abbassato la testa, diventando un modello per molti ragazzini.

Un documentario dal grande valore sociale, che pone lo sguardo su una fetta d'Italia abbandonata da molti, in cui in mezzo alle brutture del quotidiano c'è ancora chi ha la forza di provare a costruire bellezza. Senza fermarsi mai.

29/09/2017, 21:34

Antonio Capellupo