È "
Antarctica, sur les traces de l’empereur" il film vincitore del
Trofeo Stambecco d’Oro. Il pubblico di Cogne ha deciso di incoronare i pinguini imperatori del regista francese Jérômee Bouvier al termine di cinque giorni di proiezioni durante i quali, sugli schermi della Maison de la Grivola, si sono succeduti gli animali ed i luoghi più disparati. "
Antarctica" ha avuto un buon margine di vantaggio su "
La vie sauvage" (di Rupert Barrington), secondo, e sugli scoiattoli iraniani di
Dar panahe baloot, di Mehdi Noormohammadi.
Per soli tre voti "
David Attenborough’s light on earth" di Joe Loncraine ha vinto il Trofeo
Stambecco d’Oro Junior, assegnato dai giurati più giovani.
Il regista vincitore Jérôme Bouvier ha ritirato virtualmente il premio da Ulan Bator, in Mongolia, da cui ha salutato e ringraziato il pubblico in sala con un collegamento via Skype, mentre Erik Lapied era presente a Cogne di persona. Martin Dohrn, produttore di "
David Attenborough’s light on earth", e Mehdi Noormohammadi, regista di "
Dar panahe baloot", hanno appreso la notizia di ritorno da Cogne e, uno da Bristol ed uno da Teheran, hanno voluto partecipare con un videomessaggio.
La
giuria tecnica, presieduta da Marco Albino Ferrari e composta da Vincenzo Venuto, Bruno Bassano, Ezio Torta, Paolo Lazzarin e Paolo Fioratti, ha inoltre assegnato i seguenti premi:
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Premio Parco Nazionale Gran Paradiso (pari a 1.500 euro): "
Dar panahe baloot" di Mehdi Noormohammadi (Iran, 2015);
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Premio Progetto Natura (pari a 1.500 euro): "
David Attenborough’s Light on Earth" di Joe Loncraine (Austria, 2016);
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Premio Lipu – Mario Pastore: "
Antarctica, sur les traces de l’empereur" di Jérôme Bouvier (Francia, 2016);
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Premio WWF Italia: "
Dessine-moi un chamois" di Anne e Erik Lapied (Francia, 2016).
A vincere il
Premio CortoNatura è stato, quasi all’unanimità, "
Il potere dell’oro rosso" (Italia, 2015) divertente cortometraggio di Davide Minnella che racconta l’incontro tra un burbero contadino pugliese ed un giovane bracciante africano.
Prima della premiazione Aldo Cazzullo non si è limitato a parlare del proprio libro L’intervista, nel quale ha raccontato le sue interviste con noti musicisti, ma ne ha data una dimostrazione concreta intervistando, con simpatia ed arguzia, il personaggio simbolo del Festival, Nives Meroi, ed il compagno di vita e di cordata Romano Benet. La coppia ha ricordato come sia stato proprio il Gran Paradiso ad aver accolto il loro ritorno all’alta montagna, dopo una pausa forzata dovuta a problemi di salute di Benet. Meroi ha deciso di sospendere per tre anni la corsa agli 8.000 ma, insieme, i due sono diventati nel 2017 la prima coppia al mondo a scalare tutti i quattordici 8.000. Proprio questa decisione fa di lei un’espressione pura della scelta, tema di questo Gran Paradiso Film Festival, al quale i due hanno partecipato per raccontare questo anno eccezionale.
La serata si è conclusa con la proiezione del film vincitore del
Trofeo Stambecco d’Oro, ma il
Gran Paradiso Film Festival non si ferma: per tutto il mese di agosto il Festival proseguirà con il ciclo di incontri “
Il mondo che cambia” a Cogne e con eventi e proiezioni a Aymavilles, Ceresole Reale, Introd, Rhêmes-Notre-Dame, Rhêmes-Saint-Georges, Valsavarenche e Villeneuve.