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NESSUNO CI PU GIUDICARE - Un film a 45 giri nelle sale italiane


Il documentario di Steve Della Casa, dopo la presentazione al Torino FF, in sala distribuito da Luce Cinecitt. Canzoni e cinema che creavano novit e che sapevano rispondere alle esigenze, anche semplici, del pubblico. Poi arriv l'impegno. Con Rita Pavone, Tony Dallara, Piero Vivarelli, Caterina Caselli, Ricky Gianco, Massimo Scarafoni e molti altri interpreti di quella stagione di vinili e cinema strapieni.


NESSUNO CI PU GIUDICARE - Un film a 45 giri nelle sale italiane
"Nessuno ci pu Giudicare" di Steve Della Casa
Steve Della Casa continua a raccontare il nostro passato recente. Dopo I "Tarantiniani", e non solo, dove insieme a Maurizio Tedesco andava a trovare i registi dei nostri B-movie 60-70 tanto amati, e citati, da Tarantino, in "Nessuno ci pu giudicare" sono la musica popolare e il cinema che ne deriv oltre 50 anni fa, a diventare il soggetto di un documentario storico e sociale.

LA STORIA
LItalia, dal boom di fine anni 50, consumava musica e cinema come nessuno e allora quale miglior connubio per raccogliere spettatori che creare film musicali con cantanti e canzonette al centro della storia? Nacquero cos i cosiddetti musicarelli, sceneggiature leggere, storie damore e piccole avventure giovanili, prima legate a un contesto pi familiare poi, con la fine degli anni 60, pi vicine a qualcosa che assomigliava alla contestazione, senza mai esagerare per

IL FILM
Della Casa e Chiara Ronchini, che ha curato il montaggio, intraprendono un percorso che racconta il paese attraverso quel cinema che i giovani di un certo tipo seguivano in massa, spostando locchio, come sempre accade quando si racconta lItalia del 60, dalla provincia dei bar frequentati da soli ragazzi che sognavano avventure, alle manifestazioni cittadine di studenti, porta del decennio successivo.

I PERSONAGGI
Da Rita Pavone a Mal dei Primitives, da Tony Dallara a Shel Shapiro, incontrati ed intervistati per approfondire il racconto di unepoca dove la gente era disposta a vedere qualsiasi cosa pur di uscire di casa e incontrare il mondo. I produttori di cinema colsero loccasione, i registi seguirono senza batter ciglio mettendo in cantiere decine di film dove giovani cantanti ed esperti caratteristi vivevano strane storie tra un bacio di Morandi alla Efrikian e la canzonetta dellestate.

AMARCORD
Loperazione amarcord c tutta, la ricerca di riabilitazione qualitativa per fortuna no, malgrado uno dei pionieri del filone, Piero Vivarelli scomparso nel 2012 e intervistato nel 2009, cerchi intelligentemente di dare un senso anche al suo lavoro di sceneggiatore e regista.
Ma poi venne limpegno, il 68, la contestazione. Abiti e cravatte andarono nella spazzatura e i film musicali scomparvero leggeri come era stata la vita, per un breve periodo, fino ad allora.

12/06/2017, 08:57

Stefano Amadio