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#CA20 - FOOTPRINT, l'impronta umana sul pianeta


Produzione statunitense per Valentina Canavesio: il suo doc nel concorso internazionale di Cinemambiente numero 20


#CA20 - FOOTPRINT, l'impronta umana sul pianeta
L'impronta dell'uomo sul pianeta Terra: da che parte cominciare per raccontare in quali e quanti modi stiamo intervenendo (in negativo, purtroppo, quasi sempre...) sul destino del mondo?
Valentina Canavesio nel suo documentario Footprint prova a fare il punto della situazione, tra carenza e malagestione delle acque, sovrappopolazione, inquinamento...

Un giro del modo di grande interesse, realizzato grazie a una notevole struttura produttiva. Poco più di ottanta minuti in cui la regista ci conduce dal Messico alle Filippine, dal Kenya al Pakistan, dalle teorie dello svedese Hans Rosling allo studio di Chris Jordan, un artista digitale che con le sue opere cerca di sensibilizzare il pubblico sulla questione rifiuti (e le sue foto di carcasse di uccelli nella sperduta isola di Midway, nel mezzo del Pacifico, con gli stomaci pieni di plastica fanno rabbrividire...).

Se nulla si può contestare all'impianto di "Footprint", che riesce a dare un'ampia panoramica delle problematiche più ingenti, forse l'unica critica valida riguarda il "peso" che viene dato ai vari capitoli. C'è una evidente maggiore attenzione al tema della sovrappopolazione (con gli interessanti interventi dalle Filippine e gli illuminanti confronti tra le posizioni delle diverse religioni con la natalità), rispetto a quello dedicato alla questione dell'acqua in Messico (problema che è di Città del Messico ma un po' di tutte le megalopoli moderne) e dei rifiuti plastici.

Ma è una questione veniale: Valentina Canavesio ha il pregio di aver saputo trovare i personaggi giusti cui affidare i vari pezzi di racconto, in modo da coinvolgere emotivamente il pubblico ma anche - soprattutto - dare informazioni serie, concrete e da tutti comprensibili.

03/06/2017, 13:08

Carlo Griseri