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Al via il XXI Valsusa Filmfest


Al via il XXI Valsusa Filmfest
Tra il 31 marzo e il 21 maggio 2017 si svolge la XXI edizione del Valsusa Filmfest, festival poliartistico sui temi del recupero della memoria storica e della difesa dell'ambiente che da 21 anni anima un territorio aperto all'incontro e al confronto culturale che in questa edizione si svolge in 12 comuni della Valle di Susa - Almese, Avigliana, Bardonecchia, Bussoleno, Chiusa San Michele, Condove, Mattie, Meana di Susa, Oulx, Susa, Venaus e Villar Focchiardo – oltre che a Torino.
Il festival ha una sua struttura ormai consolidata che prevede, oltre alla proiezione delle opere cinematografiche in concorso, anche numerosi eventi collaterali tra letteratura, cinema, musica, arte e impegno civile. Un festival itinerante che è diventato un importante presidio culturale grazie al suo radicamento nel territorio ottenuto coinvolgendo scuole, associazioni, cooperative e tante singole persone.
L’obiettivo principale del Filmfest è sempre stato quello di promuovere cultura dando ampio spazio alle nuove generazioni e ad eventi che aiutino a riflettere e a cogliere i cambiamenti sociali, culturali e politici della contemporaneità.

IL TEMA PRINCIPALE DI QUESTA EDIZIONE È “NUOVE MEMORIE”, legato alla necessità di tenere memoria anche del presente, che è divoratore onnivoro di informazioni e che nei suoi mutamenti ad alta velocità priva le nuove generazioni di un tempo e di un sapere comune e condiviso.

Il festival si aprirà il 31 marzo con un doppio appuntamento.
Alle ore 18 a Torino in Via Baltea 3/Laboratori Di Barriera incontro con Irene Dionisio, neo direttrice del Festival del Cinema Gay di Torino, che presenta “Le Ultime Cose”, suo recente film che racconta tre semplici storie che si intrecciano al Banco dei pegni di Torino sulla sottile linea del debito morale e alla ricerca di un riscatto scoiale.
Alle ore 21 a Bussoleno la compagnia Assemblea Teatro presenta “Peñarol – Il Piemonte d’Uruguay, Storie di calcio e di emigrazione”, spettacolo scritto da Darwin Pastorin e Renzo Sicco che racconta una storia di emigranti di Pinerolo che fondarono una località e dettero vita ad una squadra di calcio che farà la storia del pallone in Sudamerica tra povertà, lavoro e rinascite.

Il 1° aprile nella Piazzetta del Mulino di Bussoleno l’associazione AleMey inaugura l’esposizione delle opere finaliste del concorso fotografico “Siamo quello che viviamo” ideato in collaborazione con il Filmfest e con l’associazione Arte e Arti, mentre alla Cascina Roland di Villar Focchiardo viene presentato il libro “La costruzione delle Alpi Il Novecento e il modernismo alpino (1917-2017)” di Antonio De Rossi, un inedito sguardo sull’universo delle Alpi, indagato nel suo emergere come autonomo soggetto di storia e inteso come l’insieme delle sue componenti materiali e simboliche, delle sue “trasformazioni” e delle sue “rappresentazioni” nel corso di un processo che dal Settecento giunge fino ad oggi, tra turismo e spopolamento.

Il 12 aprile al Teatro Fassino di Avigliana è in programma un incontro con MONI OVADIA in un evento intitolato “Parole e musica in libertà Rom e Gagé” insieme ai musicisti Paolo Rocca, Albert Florian Mihai, Marian Serban, Petrica Namol e con partecipazione dei Black Fabula, gruppo teatrale composto da richiedenti asilo africani e curato della compagnia Fabula Rasa. Il noto attore teatrale, drammaturgo, scrittore, compositore e cantante racconterà con passione l’impegno di una vita, artistica e personale, nella quale la radice ebraica si è trasformata in canto per la comprensione e l’uguaglianza fra i popoli.

Giovedì 20 Aprile al Cinema di Condove viene proiettato il film “Gramsci 44” di Emiliano Barbucci e sarà presente il protagonista PEPPINO MAZZOTTA, bravissimo attore di teatro, cinema e televisione conosciuto al grande pubblico per l’interpretazione dell’ispettore Fazio nella serie “Il commissario Montalbano”. Il film analizza la memoria della figura di Antonio Gramsci ed in particolar modo la sua permanenza ad Ustica dove fu confinato per 44 giorni nel dicembre del 1926 dal regime fascista. Ad Ustica Gramsci fondò insieme ad altri confinati una scuola clandestina, aperta a tutti, arginando l’analfabetismo e coinvolgendo cittadini di ogni età e stato sociale. Di quella scuola e di Gramsci oggi molti usticesi hanno ancora ricordo, ed è per l'isola di Ustica uno dei fondamenti della sua memoria storica.

Venerdì 19 maggio al Salone Rosaz di Susa è atteso ELIO GERMANO, noto attore con all’attivo tre David di Donatello ed altri importanti premi, che dallo scorso luglio è diventato direttore artistico di “Alta Felicità”, festival la cui prima edizione si è svolta con grandissimo successo di pubblico nel luglio 2016 a Venaus e nato su un'idea semplice, diversa e opposta al consumo frenetico della vita e dell'ambiente. Elio Germano sarà uno degli ospiti dell’evento in cui si svolgeranno anche le premiazioni del concorso cinematografico, la presentazione del libro "Cassandra Muta. Intellettuali e potere nell'Italia di oggi" (ed. Gruppo Abele) da parte dell’autore Tomaso Montanari e si dibatterà con altri ospiti tra i quali Marco Aime, Marco Revelli e Livio Pepino.

Il programma prevede altri incontri, spettacoli teatrali, ospiti e diversi EVENTI PER LE SCUOLE DEL TERRITORIO, che il Filmfest organizza da sempre per sensibilizzare i giovani sul tema dell’edizione e su altri temi di pressante attualità, stimolando in loro una riflessione il più possibile oggettiva, attraverso proiezioni e ad incontri e confronti con ospiti che mettono a disposizione la loro esperienza e le loro competenze, tra i quali in questa edizione Mohamed Ba - mediatore culturale, griot, musicista e scrittore senegalese impegnato sui temi dell’integrazione - e Amedeo Cottino che presenta il suo libro “C’è chi dice no” su storie di cittadini comuni che hanno rifiutato la violenza del potere.

Il concorso cinematografico si articola in 5 sezioni – Cortometraggi, Workshop Laboratorio Valsusa, Fare Memoria, Videoclip e Le Alpi – e le proiezioni delle opere finaliste si svolgono tra il 6 e il 29 aprile a Condove, Chianocco e al Museo della Resistenza di Torino dove il 29 aprile, grazie a una preziosa collaborazione attiva da sei anni, verrà presentato il filmato vincitore della sezione Fare Memoria.
Con il progetto “CORTI DENTRO” le opere finaliste delle sezioni Cortometraggi e Videoclip verranno proiettate anche all’interno delle carceri di Bollate (MI), Fossano (CN), Poggioreale (NA), Solliciano (FI) e al carcere minorile Ferrante Aporti di Torino. Il progetto è stato avviato nel 2013 in collaborazione con le associazioni “Sapori Reclusi”, “Rete del Caffè Sospeso” e “Cinema e Diritti”, viene sostenuto dall’8 per mille della Tavola Valdese e prevede la costituzione di una giuria mista per le due sezioni di concorso, composta dalla giuria del festival e da una selezione di detenuti.

Il 21 aprile a Bussoleno il Premio Bruno Carli verrà consegnato a Anna Maria Scarfò, una testimone di giustizia che da dieci anni vive sotto scorta, in un evento in cui viene anche messo in scena lo spettacolo teatrale “Malanova” a cura di Sciara Progetti e con il bravissimo attore Ture Magro che ne racconta la storia. Il Filmfest in ogni edizione ricorda la figura di Bruno Carli, partigiano e presidente dell’associazione Valsusa Filmfest fino al 2002, con l’omonimo premio che viene destinato ad esponenti di realtà impegnate sul territorio italiano in difesa dei diritti e dell'ambiente.
Anna Maria Scarfò è una giovane di San Martino di Taurianova (RC) che nel 1999, all’età di 13 anni, fu violentata da un branco. Per non farla parlare le infilarono una pistola in bocca, la minacciarono di morte e di raccontare tutto alla sua famiglia. Quando, dopo due anni, il branco decise di orientare le attenzioni sulla sua sorellina più piccola, Anna Maria trovò il coraggio di raccontare tutto ai carabinieri e mettere la parola fine alla sua triste storia. Di lei si è occupata anche la trasmissione televisiva “Le Iene” con un servizio andato in onda lo scorso 13 marzo

27/03/2017, 13:36