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TFF34 - "Ex Voto", "Il futuro di Era", "Notturno"


TFF34 -
EX VOTO di Fabrizio Paterniti Martello
In un piccolo centro dei monti Nebrodi, in Sicilia, centinaia di fedeli scalzi e vestiti di bianco affrontano il freddo invernale invocando la grazia di San Sebastiano. Tra sacro e profano, folklore e liturgia, prende forma la relazione fra fede e individuo.

IL FUTURO DI ERA di Luis Fulvio
Un uomo scolpisce un albero nell’Italia del Sud. La sua creazione è frutto sì di eventi tragici ma che simboleggia un abbraccio al mondo. «Il film è un dialogo senza parole tra un uomo e un mito, Era. Uno scontro materico figlio di atavici sentimenti di vendetta, in cui l’atto distruttivo si fa creazione e quest’ultima è data agli umani solo attraverso la distruzione. La metamorfosi è un atto di dolore».

NOTTURNO di Clemente Bicocchi
Immagini da un altro pianeta: un mondo che è lontano, ma a prima vista è identico al nostro. Una sola differenza: una luce perpetua, che si diffonde incessantemente su tutta la superficie che ogni duemila anni però, sparisce dal pianeta che sprofonda nell’oscurità. Quel momento sta per arrivare… Il passaggio di un gregge di capre al tramonto, in una remota baia di un’isola greca, può essere lo spunto per un viaggio visionario e metafisico. «Sono in Grecia e il caso mi fa assistere a un evento magico, che associo subito a un racconto di Asimov che mi aveva da sempre rapito e turbato. Da quel momento l’idea fissa: tornare in quel luogo e filmare. Dopo due anni raccatto il materiale tecnico, prendo un volo per Cefalonia, affronto due ore di motorino, venti minuti di cammino impervio nella sterpaglia e mi ritrovo appollaiato su una scogliera, in attesa... Tutto questo per realizzare un piccolo film di fantascienza con un gregge di capre che passa al tramonto in una baia sperduta. A volte bisogna inseguire le proprie visioni».

26/11/2016, 08:58

Luca Corbellini