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Note di regia di "Sassi nello stagno"


Note di regia di
Sassi nello stagno è la mia opera prima, nata per ricordare uno dei Festival più innovativi e sperimentali degli anni '80-'90: il Salso Film e TV Festival di Salsomaggiore Terme. Al suo culmine era il terzo festival italiano per importanza dopo Venezia e Pesaro. Questo festival ha visto, nelle varie edizioni, tra i suoi protagonisti numerosi registi e attori di fama internazionale come Bernardo Bertolucci, Jean-Luc Godard, Samuel Fuller, Jim Jarmusch, Pedro Almodovar, Aki Kaurismaki, Otar Ioseliani, Amos Gitai; inoltre al Festival parteciparono molti registi esordienti, ora noti al pubblico, come Silvio Soldini, Marco Tullio Giordana, Fiorella Infascelli, Marco Bechis, Silvano Agosti.
Attraverso immagini e video di repertorio, documenti, interviste ai maggiori protagonisti come Adriano Aprà, Enrico Ghezzi, Patrizia Pistagnesi, Luciano Recchia, Christa Lang e Samantha Fuller e omaggi a Marco Melani, mostro la genesi e lo sviluppo di questo importante festival cinematografico, fino alla sua chiusura nel 1991.
Sassi nello stagno. Perchè Sassi nello stagno? Un titolo difficile per un documentario che non tratta di una gara di lancio di pietre, ma il Festival di Salsomaggiore fu davvero un sasso nello stagno. Una grande pietra miliare che scosse le acque placide e oscure dei festival e della città termale che lo ha ospitato.
Il secondo sasso vuole essere questo documentario. Un secondo sasso, a 25 anni di distanza dal primo, che vuole smuovere le acque torbide dell'oblio in cui sono caduti questo innovativo Festival e lo spirito di Salsomaggiore, spirito di un'epoca che difficilmente tornerà.
Lo stile di questo documentario, oltre alle classiche interviste dovute, in quanto lo scopo del documentario è quello di ripercorrere la storia e la genesi del festival, vuole essere un po' "Fuori Orario" (trasmissione di RAI 3), un po' Monte Hellman, un po' Jean-Luc Godard.
Accostamenti a prima vista senza senso o senza legami ma con un filo conduttore profondo (in)visibile.
Fuori Orario per l'accostamento delle immagini con denominatori comuni sullo sfondo, nella matrice, nelle origini dell'immagine stessa.
Da Monte Hellman, soprattutto dal suo "Road to nowhere", quell'idea di film nel film, realtà nel film e film nella realtà.
Da Jean-Luc Godard e il suo "Scenario du film Passion" (proiettato a Salsomaggiore insieme al film Passion e il video Troisieme etat du film Passion) per l'autore e il film nel film.
Dal Festival stesso, festival “Frankenstein”, promotore di accostamenti originali e mai proposti prima, il vecchio e il nuovo, il passato e il futuro, laboratorio e non solo vetrina o passerella.
Omaggi, riferimenti, citazioni. Scene girate per ricordare i Grandi “ospiti”, fisici e metafisici del festival e grandi maestri del cinema: Fuller, Antonioni, Godard.

Luca Gorreri