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A Castellinaria una mostra fotografica su Luigi Comencini


A Castellinaria una mostra fotografica su Luigi Comencini
In occasione dell’anniversario dei cento anni dalla nascita, dal 12 al 19 Novembre il festival Castellinaria di Bellinzona propone un omaggio a uno dei fondatori della Cineteca Italiana e grande maestro del cinema italiano: Luigi Comencini, colto in modo inedito, quanto mai energico e vivo, alle prese con uno dei suoi soggetti preferiti: i bambini.

Il rapporto di Comencini con i bambini è stato in effetti davvero speciale e per tanti versi unico nel panorama del cinema italiano. Fin dall’esordio nel 1937 con La novelletta e poi con Bambini in città del 1946 (che sarà proiettato il 12 Novembre) e Proibito rubare del 48, l’infanzia è stata al centro del suo interesse sia come documentarista di impegno civile, sia come brillante intellettuale curioso di scoprire il segreto dei più piccoli, il loro senso di libertà, il loro comportamento istintivo e naturale. E fu grazie a questa fama che nel 1952 la casa di produzione Praesens di Zurigo scelse il regista italiano, di madre svizzera, per girare la prima versione cinematografica del romanzo di Johanna Spyri, “Heidi“.

Anche dopo il grande successo ottenuto con Pane amore e fantasia (1953) e il successivo Pane amore e gelosia (1954), film che gli valsero l’affetto del grande pubblico e con i quali seppe indicare nuove vie al cinema italiano, l’infanzia tornò puntualmente nei suoi lavori: Incompreso (1966), Le avventure di Pinocchio (1972), Voltati Eugenio (1980), Cuore (1984), Un ragazzo di Calabria (1987), Marcellino pane e vino (1991) sono state le tappe principali di questo percorso.

Ecco allora le numerose foto che ritraggono Comencini accanto ai bambini, attori e non, seduto ad ascoltare le loro storie a volte scombinate, a farsi confidare i loro sogni, o a spiegare il segreto di un’inquadratura da girare: complice ma autorevole, talvolta autoritario, sempre dalla loro parte.

06/11/2016, 14:16

Antonio Capellupo