I vincitori della XVII edizione di Fiaticorti Film Festival


I vincitori della XVII edizione di Fiaticorti Film Festival
In una piccola intensa “notte degli Oscar”, con tanto di nomination e suspense tra il pubblico, Fiaticorti, festival internazionale del cortometraggio organizzato dal Comune di Istrana (Treviso) in collaborazione con Progetto Giovani di Istrana, venerdì 28 ottobre sera al cinema dell’Aeroposto militare di Istrana (Treviso) ha incoronato i vincitori della XVII edizione 2016: sul podio sono saliti Bartosz Kruhlik (Polonia), regista di “Adaptation” e vincitore del Premio Fiaticorti, David Stumpf (Slovacchia), regista dell’animazione "Cowboyland" e destinatario del Premio FiatiComici, l’attore Kandido Uranga visto in "Ulises" di Aitor Gutiérrez, Spagna, al quale è andato il Premio Miglior interpretazione, e Alberto Rizzi (Verona), regista di "Sleeping wonder", al quale è stato consegnato il Premio FiatiVeneti, riservato a registi veneti o a cortometraggi girati nella regione.

Quest’anno il podio di Fiaticorti" – ha spiegato il direttore artistico Bartolo Ayroldi Sagarriga – "guarda ad est, a cinematografie emergenti e molto interessanti. La cinematografia polacca, ad esempio, ha una propria importante tradizione, il regista polacco Krzysztof Kieślowski è riconosciuto come uno dei più grandi registi della storia del cinema. Altro aspetto predominante è l’attenzione sociale, presente in tutti i cortometraggi vincitori: da “Adaptation”, che indaga le dinamiche presenti in una famiglia, la cellula sociale, a "Sleeping wonder", nel quale ci si addentra nel tema della diversità, seppure in una dimensione onirica”.

I vincitori fanno parte di una rosa di 24 finalisti selezionati dalla Direzione artistica tra 547 cortometraggi, provenienti da 48 paesi di tutto il mondo: un numero enorme di opere, che dimostra come Fiaticorti, oltre ad essere il festival più longevo del Veneto dedicato a questo genere cinematografico, è anche uno dei concorsi più ambiti a livello nazionale.

Fiaticorti" – spiegano il sindaco del Comune di Istrana Enzo Fiorin e l’assessore alla cultura Mariagrazia Gasparini - "conferma in questa XVII edizione, con numeri importanti, la sua vocazione internazionale, con ben 48 paesi partecipanti, e la sua valenza sociale nell'affrontare temi delicati ma rilevanti. Ogni corto è un condensato di idee che emozionano ma molto spesso ci spingono anche a riflettere su spaccati di realtà e culture diverse; Fiaticorti diventa allora una 'finestra sul mondo' che mantiene nel contempo uno stretto legame con il territorio attraverso una significativa rete di progetti e collaborazioni”.

Tra i 24 finalisti la giuria tecnica, composta da Una Gunjak, giovane regista bosniaca vincitrice del Premio FiatiCorti 2015, Carlo Montanaro, grande esperto di cinema e già direttore dell'Accademia di Belle Arti di Venezia, e Alessandro Cinquegrani, docente universitario, critico cinematografico e scrittore, ha individuato i quattro vincitori.

Durante la cerimonia conclusiva, proprio come accade nella notte degli Oscar, per ogni premio sono state annunciate tre nomination.
Per l’assegnazione del FiatiCorti, “Adaptation” di Bartosz Kruhlik ha prevalso su “A new home” di Žiga Virc (Slovenia) e “Bellissima” di Alessandro Capitani (Italia) "per la maturità tecnica e per aver raccontato con coraggio un lutto che si trasforma in un difficile percorso di formazione per un ragazzo e per un’intera famiglia. “Adaptation” racconta infatti ciò che accade dopo la morte di Marcin e di come la sua famiglia, immersa nel dolore, invece di cercare la riconciliazione, non esiti a riaprire le vecchie ferite tra parenti".
Il regista Bartosz Kruhlik è nato a Lubsko, in Polonia, nel 1985 e ha studiato regia presso la Scuola Nazionale di Cinema di Lodz; Il suo primo film documentario "Tomorrow..." ha ottenuto ben 40 premi e in generale le sue opere sono qualificate in oltre 350 festival internazionali. Nel 2013 in Polonia ha anche ricevuto "Il Premio del Ministero della cultura" per gli straordinari risultati artistici.

Il Premio FiatiComici ha visto invece la contesa tra “Cowboyland” di David Stumpf (Slovacchia), “Como yo te amo” di Fernando García-Ruiz Rubio (Spagna), e “Ulises” di Aitor Gutiérrez (Spagna), tra i quali è stato scelto “Cowboyland”, animazione che racconta di un selvaggio West dove le cose non vanno esattamente come i grandi western ci hanno sempre raccontato: da quando lo sceriffo, ubriaco, al posto del suo cavallo prende il cavallino a rotelle di un bambino per inseguire il bandito, si susseguono gag ed equivoci. Il corto è stato scelto dalla giuria "per lo humour nero della trama e la sceneggiatura asciutta e tagliente, che vengono impreziositi da un semplice, ma sapiente uso della tecnica".
David Štumpf è nato al confine slovacco-ungherese nel 1991 e ha studiato animazione all'Accademia delle arti dello spettacolo a Bratislava. Ha debuttato come regista con il cortometraggio “The end”.

Per il Premio Miglior Interpretazione si sono fronteggiati Bates Wilder di “The suitor” di Alvaro Congosto (Spagna), Kandido Uranga di “Ulises” (regia Aitor Gutiérrez, Spagna), e Michael Wlodarczyk di “Adaptation” (regia Bartosz Kruhlik, Polonia). Ne è uscito vincitore Kandido Uranga di “Ulises”, attore basco noto per Vacas (1992), The Backwoods - Prigionieri nel bosco (2006) e El sueño del Caiman (2001). Il cortometraggio di cui è interprete è la vicenda di un uomo solo, Ulises, che ha un piano. La giuria lo ha scelto perché “nella storia del cinema sono rare e memorabili le performances di attori che nello stesso film, si moltiplicano in ruoli difformi. Kandido Uranga, grazie anche al grottesco che sta alla base del corto, eccelle in molte caratterizzazioni, che vanno oltre l'esteriorità, tra il surreale e l'estraniante dei personaggi interpretati”.

Infine, il Premio FiatiVeneti, riservato a registi o produzioni veneti, ha visto in nomination “Sonato” di Raffaella Traniello (Padova), “Sleeping Wonder” di Alberto Rizzi (Verona) e “Spesso viene sera” di Paola Luciani (Treviso): è stato scelto come vincitore “Sleeping Wonder”, una sorta di “cortometraggio di formazione” che vede protagonista una ragazza caduta in un sogno che la porta a compiere un viaggio nella diversità e nell'amore. La giuria è stata persuasa "dalla scelta di raccontare un rito di passaggio attraverso una costruzione onirica e visionaria, audace ma al tempo stesso imprevista nelle associazioni visive e concettuali, che ammiccano alla psicoanalisi e al film storico, alla letteratura e alla favola, alle pellicole di genere e alla grande autorialità".
L’autore, Alberto Rizzi, è un regista, drammaturgo e attore veronese, diplomato in regia cinematografica a Milano. A Verona ha fondato Ippogrifo Produzioni, centro di produzione di teatro e cinema composto da professionisti delle arti, per il quale ha firmato numerose regie teatrali e diversi corti e lungometraggi.

I vincitori hanno ricevuto in premio la statuetta Fiaticorti, realizzata in cristallo dal maestro Marco Varisco.

28/10/2016, 18:28