È recente la polemica #OscarsSoWhite scoppiata nel 2015 in seguito all’esclusione di attori di colore nella nomination agli Academy. È invece sicuramente più radicata e anche visibile la distorsione che i media mettono in atto quando ci sono uomini di colore al cinema e in televisione. Perché oggi un attore di colore viene scritturato solo per il ruolo di clandestino, rifugiato, spacciatore o prostituta?
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Blaxpoitalian" di
Fred Kuwornu ripercorre la storia del cinema italiano attraverso i protagonisti di colore che hanno dato il loro importante contributo in film come Barabba, Cleopatra, Non ci resta che piangere. Dopo una breve apparizione introduttiva di
Will Smith e Idris Elba in merito alla questione, si passa subito a una finestra storica del cinema grazie al contributo degli stessi protagonisti dei film e docenti di cinema.
La polemica non è per fortuna il fil rouge del film che affida invece la sua evoluzione ai tanti volti del cinema e della tv di oggi: dallo Jonis infermiere di "
Un Medico in Famiglia" alla "
Tezeta Abraham" di "
È arrivata la felicità".
Blaxpoitalian racconta questa miopia produttiva attraverso il pensiero di chi l’ha subita e quindi di chi vuole dimostrare che l’Italia non è il Paese che viene raccontato al cinema. Lo fa attraverso aneddoti simpatici come quelle di
Salvatore Marino o le parole rassicuranti di
Denny Mendez.
Dopotutto non si tratta di combattere la xenofobia o il razzismo (fenomeni per fortuna in estinzione). Si tratta di realizzare un cinema veramente pluralista e incisivo in cui questi attori italiani sono chiamati a recitare il ruolo da protagonista.