Blaxploitalian (Cent’Anni di Afrostorie nel cinema italiano) indaga la presenza dei neri nel cinema italiano, attraverso lo sguardo di
Fred Kuwornu, regista di origini ghanesi nato e cresciuto a Bologna e newyorkese d’adozione. L'intento č quello di porre l'attenzione su una presenza mai storicamente rilevante e vittima di 'tipizzazione' da parte di sceneggiatori/registi/produttori italiani, e superare gli schemi per cui molti gruppi etnici e sociali sono relegati ai ruoli di: clandestino, rifugiato, spacciatore, prostituta, ecc ecc .John Kitzmiller, Harold Bradley, Fred Williamson, Zeudi Araya e Iris Peynado. Sono solo alcuni degli oltre 500 attori neri che dal 1915 ad oggi hanno contribuito alla realizzazione del cinema italiano. Un argomento mai sistematizzato a livello storico, e colpevole tipizzazione di sceneggiatori/registi/produttori italiani, sono il tema del documentario
Blaxploitalian (Cent’Anni di Afrostorie nel cinema italiano) diretto da Fred Kuwornu, regista di origini ghanesi nato e cresciuto a Bologna e newyorkese d’adozione che vuole superare gli schemi per cui molti gruppi etnici e sociali sono relegati ai ruoli di: clandestino, rifugiato, spacciatore, prostituta, eccetera...
In occasione della premiere del film, ad ingresso gratuito, prevista nel contesto della Festa del Cinema a Roma il
14 ottobre alle ore 11 alla Casa del Cinema, il regista Fred Kuwornu , un centinaio di attori, registi, scrittori italiani di diverse origini etniche e gruppi d’appartenenza , tra cui l’ex Miss Italia Denny Mendez, Jonis Bascir, Salvatore Marino, Iris Peynado, Soul System, Taiyo Yamanouchi, Jun Ichikawa, Harold Bradley, s’incontreranno per chiedere all’industria cinematografica e televisiva italiana di avere una rappresentazione dell’Italia piů plurale e inclusiva e per questo hanno appena lanciato una campagna virale sui social con la sigla di
UNITED ARTISTS FOR ITALY visibile dal 3 ottobre sui social media italiani.