Micaela Ramazzotti e Paola Cortellesi (Foto C. Iannone)
Un radiodramma accompagnato da immagini. È questo il nuovo film di
Cristina Comencini, scritto con
Giulia Calenda e Paola Cortellesi che è anche protagonista insieme a
Micaela Ramazzotti e al giovane
Eduardo Valdarnini.
In "
Qualcosa di Nuovo" non accade nulla, nessun evento si sviluppa, nessun personaggio nasce, cresce o muore. A parte una scena in cui
Micaela Ramazzotti balla in discoteca e un'altra in cui Valdarnini scalcia un mobile e si fa male a un piede, tutto è parlato e raccontato. Dai mariti delle due donne, alla madre del ragazzo, che esiste solo in "audio", voce dietro a una porta, ai figli che percepiamo solo all'inizio, realistici come i vestiti e i giochi sparsi per la stanza e che misteriosamente, nel corso della storia, scompaiono rimanendo limitati al "tornano domani...".
Definirlo teatrale è troppo, perché lo spessore del testo è inconsistente, accompagnato da una messa in scena che strizza l'occhio alle commedie sofisticate nuiorchesi, più sit-com che Woody Allen, con i soliti bistrot, localini jazz e appartamentini ideali. A teatro la gente si alza e la pernacchia live non tutti sarebbero in grado di sopportarla.
Chiacchiere, chiacchiere, chiacchiere insomma con il monologo sulla morte bianca del neonato che Paola Cortellesi "recita" in primo piano a tre quarti del film. Chiacchiere infinite che raccontare il passato ma anche il presente, tempi che gradiremmo vedere più che arrivare a conoscerli a parole.
Sorvolando sulle incongruità della storia, le interpreti credono con le faccette e le smorfiette e i passettini di creare i personaggi, ma anche qui c'è poco da fare per sostenere situazioni leggere e caratteri sottili. Cortellesi e Ramazzotti ce la mettono tutta per peggiorare una situazione vacua e poco approfondita che si potrebbe riassumere in una frase: uomini, se voi andate con le ragazzine, guardate qua, anche noi andiamo coi ventenni? Concetto giustissimo ma che avrebbe bisogno di qualcosa in più per essere messo sullo schermo e chiamato film.
Menzione speciale agli attori che interpretano la madre e i figli, presenti solamente in audio e ai mariti, solo in foto. Guizzo di sceneggiatura o taglio del budget?
05/10/2016, 15:22
Stefano Amadio