Un documentario su
Piero Portaluppi, tra gli architetti più noti del ventennio fascista, nome di riferimento del settore e della borghesia milanese: sinceramente, sulla carta il lavoro realizzato da
Maria Mauti rischiava di essere d'interesse solo per addetti ai lavori e per un limitato gruppo di spettatori.
Invece, un po' a sorpresa, "
L'Amatore" si rivela viaggio dentro le pieghe intime di una vita, elegante percorso che sa conquistare chiunque si ponga con la giusta predisposizione di fronte allo schermo, impreziosito da un diario privato costituito da un archivio inedito in
16mm girato e montato dall’architetto.
Portaluppi fu uomo di fascino e potere, e parte non trascurabile de "
L'Amatore" è costituito dalle opere che realizzò in carriera, valorizzate (come tutto il documentario di Mauti) da riprese studiate e fotografate con grande mestiere.
Così ne ha scritto Carlo Chatrian, direttore del Festival internazionale del Film di Locarno: "
Siamo lontani dalla retorica del regime, anche perché il film ha una nota malinconica, propria di una famiglia che, sebbene al centro della vita pubblica, sembra accorgersi che il tempo la sta superando. Maria Mauti è davvero brava a bilanciare la solidità dei palazzi e delle ville disegnate da Portaluppi e la fantasia, tanto che ogni qualvolta una figura reale fa capolino nell’inquadratura ci si domanda se per caso non sia un fantasma del passato".
06/08/2016, 08:00
Carlo Griseri